Era da maggio che la Roma non chiudeva due partite di campionato senza subire gol, come ha fatto con il doppio 1-0 rifilato a Sampdoria e Udinese. Undici mesi fa, a dirla tutta, le partite senza subire gol furono tre, proprio le ultime dello scorso campionato: la squadra di Di Francesco, reduce dall’atroce delusione del 4-2 al Liverpool, finale di Champions mancata per un gol di differenza reti, andò a vincere 1-0 a Cagliari, poi ci fu Roma-Juventus 0-0, la gara che consegnò l’aritmetica del titolo ai bianconeri, che avevano 6 punti di vantaggio sul Napoli, infine Sassuolo-Roma, l’1-0 arrivato grazie a una cross di Manolas smanacciato nella sua porta da Pegolo che permise alla Roma di tenere il terzo posto senza preoccuparsi del risultato di Lazio-Inter (2-3). C’erano Skorupski tra i pali, Florenzi e Kolarov sulle fasce quel giorno, rispetto alla gara di sabato sono rimasti invariati solamente i due centrali, Manolas e Fazio.
Per il resto, Ranieri ha dovuto fare di necessità virtù, confermando la scelta – fatta tre partite fa – di schierare tra i pali un 35enne arrivato per fare il secondo come Mirante, e adattando come terzini Juan Jesus e Marcano, vista la squalifica di Kolarov, l’infortunio di Santon e la convalescenza di Florenzi, che, dopo il rientro in gruppo per gli allenamenti, tutti si aspettavano titolare, e invece ha lasciato il posto a Juan Jesus. 8…)
PER LEGGERE L’ARTICOLO COMPLETO CLICCARE QUI
FONTE: Il Romanista – F. Oddi