Il messaggio resta lì, la Roma non si scompone e mette insieme segnali positivi: Riyad Mahrez è un po’ più vicino a diventare un calciatore giallorosso. Nessun passaggio ufficiale, sia chiaro. Ma se da Leicester mettono fretta facendo filtrare l’interesse di altri club inglesi – l’ultimo ad aggiungersi alla lista è il Liverpool –e dagli Stati Uniti il d.s. Monchi consulta il manuale e passa oltre, vuol dire che la Roma ha la ragionevole certezza di essere in primissima fila per il francoalgerino.
SEGNALI – Di più: la Roma è forte della parola ricevuta da Mahrez, che ha già accettato da tempo la corte giallorossa. E quando l’ha fatto, sapeva alla perfezione che la trattativa sarebbe durata a lungo, probabilmente fino alla vigilia della partenza della Premier League. C’è dell’altro: la Roma non si fa prendere dall’ansia perché sa al momento di essere dentro a una corsa solitaria. Non ci sono rivali perché ai presunti interessi della Premier non hanno fatto seguito vere e proprie offerte. Ecco perché Monchi ha preso serenamente un volo per Boston e, salvo imprevisti, resterà in tournée fino alla fine, rientrando a Roma solo lunedì. Il suo rapporto con Eduardo Macia, uomo mercato del Leicester, è profondo, un’amicizia che dura da molti anni. La Roma, qualora dovessero presentarsi altre squadre interessate a Mahrez, sarà informata. E tra i presunti club – ecco l’altro segnale che a Trigoria registrano con soddisfazione – va probabilmente tolto l’Arsenal, se come sembra i Gunners sono vicini a chiudere l’acquisto di Thomas Lemar dal Monaco.
CON PALLOTTA – Mahrez intanto aspetta. Stasera giocherà con il Leicester a Luton un’altra amichevole precampionato. Magari oggi sarà pure il giorno di un confronto diretto tra Monchi e Pallotta sulla trattativa. I due hanno avuto modo di scambiare qualche parola solo ieri notte, durante la gara con il Tottenham. Ora affronteranno la questione. Ma la strada è tracciata, i giorni indicati per l’affondo sono fissati all’inizio della prossima settimana, al rientro a Roma della dirigenza. Pallotta è pronto a fare uno sforzo per chiudere quello che, con una cifra prevedibile oltre i 30 milioni di euro, sarebbe l’acquisto più costoso della Roma americana. Le alternative credibili, qualora l’affare dovesse naufragare, sono solamente due: Ziyech dell’Ajax ma ancor di più Suso del Milan, mentre su Munir c’è stata una smentita forte del club giallorosso.
RINNOVO O NO? – Smentita forte che arriva pure su Manolas, a fronte di un presunto accordo raggiunto tra il difensore e la Juventus. Da Torino, per quanto il greco possa piacere, smentiscono l’idea di voler prendere un altro centrale. E la Roma stessa nega con forza l’ipotesi di un addio in direzione Torino. Ma intorno al nome di Manolas non si possono escludere colpi di scena. Sulla necessità della Roma di trattenerlo, specie dopo il rifiuto dello Zenit,si sono esposti in prima persona sia Pallotta sia Monchi. Ma a due anni dalla scadenza del contratto, e con discussioni nel merito al momento ferme, la società è di fronte a una scelta: o cede il giocatore, o si assume il rischio di provare a convincere il giocatore da settembre in poi. Ecco perché fino a quando rinnovo non sarà, la posizione di Manolas andrà monitorata. Magari Monchi provvederà anche a questo, da oggi in poi: una telefonata allungava la vita una volta, una chiacchierata può allungare (e arricchire) un contratto.