Adesso anche Eusebio Di Francesco potrà rilassarsi qualche giorno in famiglia. Con la sosta del campionato potrà godersi il felice momento della sua Roma. Non ebbe modo in occasione della precedente pausa, quando la squadra attraversava un periodo di cessione e aveva appena perso in casa contro l’Atalanta. Adesso è tutto cambiato e il tecnico della Roma può pensare al Barcellona e al terzo posto in campionato: «Abbiamo dimostrato di essere in crescita, fatto un ottimo primo tempo dal punto di vista delle scelte. Siamo stati bravi e pazienti e abbiamo sempre tenuto il pallino del gioco, confezionando il primo gol al termine di una bellissima manovra. Nella ripresa ci siamo complicati le cose da soli, abbiamo sbagliato troppo e siamo stati un po’ superficiali. Dobbiamo avere più continuità all’interno della gara, ma nell’insieme generale la squadra ha fatto quello che avevo chiesto. La Roma sta crescendo, siamo maturi. Il Barcellona è tra le più forti squadre al mondo, ma da parte nostra non c’è rassegnazione».
ma continua a vincere e anche le di coltà in fase realizzativa sembrano essere scomparse: «I ragazzi devono divertirsi e lavorare insieme, perché se non ci credi fai fatica contro tutti. Dipende anche dalla squadra che si a ronta, in Champions le situazioni saranno di erenti. Alisson oggi è tra i primi portieri al mondo, sono contento di averlo, è un portiere importante. Con lo Shakhtar l’abbiamo fatto riposare, a Crotone per non farlo annoiare una parata gliela abbiamo fatta fare… Non mi piace parlare di mercato». Per il brasiliano si dice che sia pronta una grossa offerta del Real Madrid: «A me piace guardare avanti, ma in questo caso è un po’ troppo».
La Roma ha costruito la vittoria nel primo tempo, quando ha giocato meglio: «Sono contento che la squadra abbia avuto pazienza e qualità per aggirare il Crotone nei primi 45 minuti, non mi è piaciuta la su cienza nel palleggio nel secondo tempo», l’unico rilievo che muove l’allenatore. Che aggiunge: «Nel primo tempo siamo stati bravi ad aspettare e a cercare le vie esterne. Nel secondo la partita è cambiata: siamo stati ingenui nel palleggio, anche perché il terreno secco e il vento non facevano correre la palla. Questo ha dato al Crotone qualche opportunità di troppo, gli ha dato la possibilità di crederci e questo non possiamo permetterlo. Anche se questo è un campo difficile, dove in pochi riusciranno a vincere».
GIUSTO CAMBIARE – Anche questa volta il turn over ha funzionato, con sei cambi rispetto alla Champions: «Era in qualche modo obbligato per due o tre giocatori. Inoltre quando si sprecano energie siche e mentali è giusto cambiare. Il risultato conforta quello che ho fatto. La Juve ha pareggiato e il Siviglia che aveva fatto la Champions ha perso. È la dimostrazione che bisogna cambiare. Ho avuto le risposte che attendevo». Nella ripresa l’inserimento di Florenzi ha mi- gliorato la spinta sulla destra: «Con il suo ingresso ho dato più sostanza alla squadra visto che non avevamo più in mano la gara. Adesso la sosta servirà per recuperare energie mentali. Anche e soprattutto per l’allenatore».