La Roma cade rovinosamente e si fa male nella seconda e ultima amichevole della tournée in Spagna. Dopo la sconfitta con il Siviglia, arriva il tonfo con il Celta Vigo, che passeggia 4-1 allo stadio Balaidos. A una settimana dall’esordio ufficiale in campionato contro l’Atalanta, scatta l’allarme in casa giallorossa: l’ultimo test del precampionato è un ko che preoccupa, sicuramente di più rispetto a quello meno fragoroso contro i più quotati andalusi. Mai in partita, la squadra di Di Francesco ha mostrato problemi evidenti nell’organizzazione difensiva, con una linea sempre in affanno e in ritardo sugli attaccanti avversari. Male anche il centrocampo, mai in grado di accorciare e di coprire i buchi dietro, e l’attacco, evanescente e senza idee. L’unica scusante della carente organizzazione mostrata dalla squadra è la formazione iniziale scelta dall’abruzzese che ha puntato sulle riserve, cambiando 8 elementi rispetto al Trofeo Puerta. «Un disastro tecnico e tattico – sintetizza l’allenatore a fine match – mi auguro che questa partita ci serva da lezione. Non mi aspettavo un avvio del genere, nonostante tutti i cambi. Ci hanno massacrato, non abbiamo scuse».
Stravolta nell’undici titolare, la Roma vive un primo tempo da incubo che vede i padroni di casa dominare e colpire quattro volte la fragile retroguardia giallorossa con le doppiette di Iago Aspas (il primo gol su un rigore causato da un intervento in ritardo di Fazio), e Pione Sisto. Non funziona niente nella prima frazione di gioco, qualcosa in più si vede nella ripresa quando scendono in campo i titolari: la gara si fa più equilibrata e i giallorossi tengono meglio il campo, accorciando il risultato con il neo entrato Strootman che sfrutta una sponda di Dzeko e infila il portiere avversario con un diagonale dal limite. Troppo poco, però, per tentare una rimonta: i ritmi si abbassano, sale il nervosismo e la Roma fa ben poco per provare a riprendere i galiziani. Per i giallorossi, rientrati nella notte nella Capitale, arriva un ko che chiude male la mini tournée nella terra di Monchi. «Bisogna cancellare questo brutto episodio – ha spiegato Di Francesco – fortunatamente era solo un’amichevole. La rosa? Ci sono delle cose da migliorare e le valuteremo ma il mio compito è quello di far capire ai ragazzi che le gare vanno preparare con la testa, così è inaccettabile». La prestazione di ieri non è un segnale positivo ma c’è ancora una settimana di lavoro per la Roma. La squadra, che torna ad allenarsi domani con una seduta pomeridiana, deve crescere in fretta perché tra poco si fa sul serio: domenica prossima si torna in campo e non sarà per un’amichevole.