L’appuntamento è all’Olimpico (ore 19), ma l’affaccio è su San Siro. Il pensiero, inutile bluffare, è già a Milano: la priorità va al match di domenica sera contro l’Inter di Pioli e dunque al campionato. E non c’è da sorprendersi. Perché la qualificazione agli ottavi di Europa League, dopo il 4 a 0 nella partita d’andata di giovedì scorso in Spagna, non fa più parte del menù della serata. Ma la Roma, anche per non perdere l’abitudine a recitare da grande e per difendere l’imbattibilità in questa edizione (la striscia è al momento di 7 partite), deve cercare di dare un senso pure a questa gara di ritorno con il Villarreal. Per una questione di rispetto verso i giocatori di Escribà e al tempo stesso verso i tifosi giallorossi che, con largo anticipo, hanno acquistato il biglietto (previsti più di 20.000 spettatori).
ROTAZIONE MASSICCIA – Spalletti, anche per tener alta la concentrazione del gruppo, ha nuovamente ricordato il crollo del Milan contro il Deportivo, nei quarti di Champions del 2004, proprio in Spagna: 4 a 1 nel primo match a San Siro e 4 a 0 a La Coruna. Il precedente è storico e il toscano lo gira soprattutto al gruppo che, entrando in campo, non si deve sentire al sicuro. E’ chiaro che il riferimento a quel ribaltone non è però sufficiente per indirizzare nel modo corretto il match. Anche perché il turnover sarà extralarge e andrà a coinvolgere ogni reparto. L’allenatore giallorosso, fidandosi della rosa, coglie giustamente al volo la chance, in pieno tour de force, di far riposare la maggior parte dei titolari. Sicuri di entrare dal primo minuto Alisson, Vermaelen, Juan Jesus, Mario Rui, Paredes, Perotti, El Shaarawy e Totti. Spazio ai panchinari, con l’aggiunta di qualche big, a cominciare da Ruediger e forse da De Rossi, preservati e quindi non utilizzati contro il Torino. Dentro, dunque, le riserve (non Gerson, però). Per loro è quasi un esame. Soprattutto per chi gioca di meno, come Vermaelen e Mario Rui. Il tecnico li vuole verificare anche per avere la certezza di poterci contare nel finale di stagione. La formazione, quindi, sarà quasi inedita. Con il rischio, come è accaduto nel quarto di Coppa Italia contro il Cesena (dentro 7 novità), di andare a intaccare l’identità della squadra che, con il 3-4-2-1 scelto 2 mesi e mezzo fa (e con i 13-14 interpreti che vengono di solito coinvolti), è ancora in corsa su 3 fronti.
RACCOLTO ABBONDANTE – I protagonisti di quest’annata, insomma, escono momentaneamente di scena: Dzeko, capocannoniere della serie A con Higuain (19 gol) e anche di questo torneo (8 reti), e il suo partner Salah resteranno a guardare. L’attacco avrà come riferimento Totti, accompagnato da Perotti ed El Shaarawy. Il Villarreal, arrivato nella capitale senza Sansone, punta a vincere per la prima volta in Italia dopo 9 viaggi a vuoto. Del resto la Roma, infallibile nel suo stadio in campionato (en plein con 13 successi su 13 match), in questa stagione ha fatto cilecca in casa solo in 2 gare delle coppe continentali, perdendo contro il Porto nel playoff di Champions e pareggiando con l’Austria Vienna nella fase a gironi di Europa League. Il raccolto all’Olimpico, comunque, rimane ottimo: 17 vittorie su 19 gare.