Aritmeticamente per il terzo posto manca ancora un punto (anche se potrebbe non servire, qualora la Lazio non vincesse con l’Inter). Eppure tra resoconti stagionali e mercato, per molti è come se il campionato fosse già finito. Non per Di Francesco che domenica contro il Sassuolo vuole chiudere vincendo, magari segnando anche qualche gol in più del solito. In trasferta non è accaduto spesso: la Roma, oltre a pareggiare sei volte (in due occasioni per 0-0 e in quattro per 1-1) e perdere a Torino 1-0, ha vinto quattro volte 1-0, quattro per 2-0 e soltanto a Firenze (4-2), Napoli (4-2), Benevento (4-0) e Ferrara (3-0) ha segnato almeno tre reti. Non meglio le cose sono andate in casa dove, a fronte di due pareggi (1-1 e 0-0 con Sassuolo e Juve) soltanto in sei gare ha segnato dai tre gol in su: 5-2 al Benevento, 3-0 al Verona e al Torino, 4-1 al Chievo e 3-1 sia all’Udinese che alla Spal. Attacco che attualmente è il quinto del torneo (62 gol) con appena un calciatore in doppia cifra (Dzeko, 16) e cinque (Under 7, El Shaarawy 7, Perotti 5, Defrel 1 e Schick 2) che insieme hanno segnato come Dybala (22).
CERCASI GOL – Numeri che stanno facendo riflettere a Trigoria. Paradossalmente il reparto che nelle idee di Monchi dopo lo sforzo economico della scorsa estate con 42 milioni, seppur dilazionati, spesi per Schick, 13,4+1,5 per Under e 5+15+3 per Defrel doveva esser toccato meno, è pronto invece a ricevere nuovi innesti. In primis, quell’esterno mancino di piede destro che soltanto l’esplosione del turco, da gennaio in poi, ne ha mitigato l’assenza. La Roma sta seguendo a fari spenti l’evolversi della situazione legata a Berardi. Lo scorso anno il Sassuolo non si mosse dalla valutazione di 40 milioni, improponibile oggi. Altro nome che a Monchi piace, oltre a Ziyech (che tuttavia potrebbe ricoprire, come sta già accadendo all’Ajax, il ruolo di mezzala sinistra), è Verdi. L’exploit dell’attaccante del Bologna non aiuta (discorso simile per Politano) anche se i rapporti tra i club sono ottimi e sono diversi i calciatori che a Trigoria potrebbero inserire nella trattativa: da Skorupski a Calabresi. Se Coric è ad un passo (trequartista che nelle idee giallorosse potrebbe trasformarsi in regista), meritano un discorso a parte Kluivert Jr. e Balotelli. Ruoli diversi ma in comune lo stesso agente: Raiola. L’olandese, vista la concorrenza dei club della Premier (Everton su tutti), rischia di rimanere un sogno. Super Mario viene invece considerato un’opportunità. Ventotto anni il prossimo agosto, a parametro zero, tecnicamente indiscutibile e possibile volto nuovo dell’Italia targata Mancini, rappresenta una possibilità che è difficile scartare a priori. Soprattutto se il calciatore ha messo la Roma al primo posto e Di Francesco ne è un convinto estimatore. I bookmakers non hanno dubbi: l’arrivo in giallorosso è quotato a 2,50. A Trigoria se ne palesa qualcuno in più e legato, oltre al particolare carattere del ragazzo, al parco attaccanti già in dote. Dzeko (al quale il club è pronto a chiedere di estendere il rapporto sino al 2021, spalmando l’attuale ingaggio), Schick e Defrel (al netto dell’impiego in questa stagione) sono tre attaccanti centrali. Tradotto: se arriva Balotelli o si cambia modulo (4-3-1-2) oppure ne deve partire uno. E il più indiziato, Defrel (che a gennaio ha rifiutato il Watford e il Siviglia), non ne ha nessuna voglia.