La seconda busta sta per essere strappata. Era quella col piano B per il mercato, senza la qualificazione sicura in Champions che invece porta (tanti) soldi e un fascino non indifferente. Per stracciarla del tutto bisognerà aspettare le gare col Chievo e col Genoa. A meno di clamorosi revival di Roma-Lecce, però, arriverà il 14° secondo posto della storia romanista, probabilmente col record di punti (87 contro gli 85 di Garcia, mai una 2ª in Italia ne aveva accumulati di più) e di gol fatti (ne mancano 5 per eguagliare gli 87 del 1929). Un traguardo che non porta trofei ma che spianerebbe la strada del mercato a Monchi. «Giocare la Champions ha un peso. Dobbiamo preoccuparci di quel piazzamento non solo per i soldi, ma per il prestigio perché ci permetterebbe di attirare giocatori di alto livello», aveva detto il ds spagnolo durante la sua prima conferenza stampa. E magari anche per trattenerne qualcuno in più. Grazie alla qualificazione diretta, infatti, il monte ingaggi può restare sugli standard attuali. Via libera quindi ai rinnovi di Nainggolan e Strootman, maxi offerte permettendo. Perché «non ci sono incedibili». Sempre Monchi dixit. Il ds potrebbe avere un portafoglio più gonfio anche per quel che riguarda il mercato in entrata grazie ai 50 milioni della Champions. Difficile che la Roma decida di spenderne più di 30 per Kessie, ormai vicino al Milan. L’alternativa è Baselli del Torino, ma gli occhi sono puntati anche sul mercato sudamericano. Davanti continua a piacere Schick, ma c’è da superare l’Inter. Una Roma da Champions cambia gli scenari soprattutto per quel che riguarda la scelta dell’allenatore. Alla permanenza di Spalletti, nonostante le parole di facciata, non crede più nessuno a Trigoria. «Se lui resta con noi benissimo. Se sceglierà altre strade, avremo le soluzioni pronte. Ci stiamo già pensando. Non siamo abituati a farci trovare impreparati», ha dichiarato ieri a Radio Uno l’ad Gandini. Di Francesco e Paulo Sousa sono i due nomi balzati in cima alla lista nelle ultime settimane. Il primo è stato contattato più di una volta, il secondo domenica sera era all’Olimpico. Ma chissà che la vittoria con la Juve e la vetrina della massima competizione europea non possano attrarre nomi con maggiore esperienza europea: Emery, Mancini e a sorpresa anche Benitez. Le riserve saranno sciolte entro fine mese anche per permettere a Monchi di collaborare il prima possibile col nuovo allenatore.
ARRIVA PALLOTTA – Da Boston, intanto, arrivano i messaggi di complimenti per la vittoria sulla Juve da parte di Pallotta. Il presidente tornerà a Roma per fare il punto della situazione con Monchi e per assistere alla partita contro il Genoa del 28 maggio, ultima per Totti.