Sono passati quasi tre mesi da quel 28 agosto quando l’aeroporto di Fiumicino si è tinto di giallo e rosso per accogliere Patrik Schick. L’acquisto del talento ceco ha fatto rumore in Italia e in Europa, il suo arrivo dalla Sampdoria avrebbe dovuto cambiare (sin dall’inizio) il destino della Roma, ma così non è stato. Di Francesco non lo ha mai potuto utilizzare (se non 15 minuti contro il Verona) a causa dei guai muscolari dovuti ad una preparazione atletica estiva inesistente. Lontano dai riflettori per troppo tempo, Patrik adesso si sta riaffacciando sul campo: ha ripreso ad allenarsi con i compagni, ha segnato un gol in partitella, sta assimilando le indicazioni tattiche di Di Francesco e oggi sarà convocato per la partita di domani contro il Genoa. Il grande interrogativo riguarda la sua posizione in campo, in merito si è espresso anche Pallotta che dagli Stati Uniti è in linea con il pensiero dell’allenatore: «Sa agire a destra e giocare con Dzeko, o anche al suo posto». Il nodo da sciogliere è esattamente questo: Eusebio ha dato dimostrazione di poter vincere anche con le ampie rotazioni, quindi, un suo impiego al posto Edin non va assolutamente escluso, considerando anche che il bosniaco ha bisogno di rifiatare essendo il calciatore più utilizzato (1510’) dopo Alisson. C’è, però, un dato in più da non sottovalutare: degli 11 gol che ha segnato Schick in campionato con la Sampdoria la scorsa stagione, ben sei sono stati realizzati da subentrato. Questo significa che l’attaccante ha le capacità fisiche e psicologiche per entrare a partita in corso e lasciare il segno. Contro il Genoa Di Francesco lo terrà in panchina, qualche possibilità di giocare potrebbe averla contro la Spal.
LE MOSSE – A Marassi domani (ore 15) Eusebio riproporrà l’attacco Elsha-Dzeko-Perotti con Defrel pronto a rubare una maglia da titolare, in difesa rientra Florenzi (superata l’infiammazione al ginocchio) con Manolas, Fazio (o Jesus) e Kolarov. A centrocampo ci sarà De Rossi affiancato da Strootman e Nainggolan. Il Ninja, intervistato da Sky Sport, ha messo a tacere le critiche dopo la sconfitta a Madrid: «Perdere con l’Atletico non è un dramma, siamo ancora in un buon momento». Jesus torna sul campionato: «Per lo scudetto sarà una lotta a cinque».