Totti vale più della Juve. Almeno nella Capitale. Dove il capitano, nonostante Spalletti lo abbia ormai emarginato, viene prima dei bianconeri in piena corsa per il Triplete (scudetto, Coppa Italia e Champions League) e addirittura stravolge il calendario. In meno di mezza giornata è (quasi) sold out l’Olimpico per Roma-Genoa del 28 maggio, ultima gara di campionato dei giallorossi e quasi sicuramente anche partita d’addio di Francesco: sono ancora a disposizione poche decine di biglietti della tribuna Monte Mario. La cassa non mente. In 7 ore ne sono stati venduti più di 35 mila: previsti, dunque, quasi 65 mila spettatori, con il record di presenze per la proprietà Usa.
SENZA SOSTA – In fila per Totti, dunque, e non per la Juve. Perché sono solo 27 mila i tagliandi staccati per lo scontro diretto di domenica sera. Sommati ai 19.022 abbonati, ancora non è stata raggiunta quota 50 mila, con almeno 15 mila tifosi bianconeri in arrivo all’Olimpico. Il popolo giallorosso, prendendo in contropiede anche chi vive quotidianamente a Trigoria, si è dedicato insomma esclusivamente al suo capitano. All’apertura, alle 10, subito la corsa al posto, per avere la certezza di essere allo stadio il 28 maggio. In meno di 2 ore, sono andati bruciati il residuo dei biglietti della Sud e dei distinti lato Tevere. Lunghe code davanti ai Roma Store e alla ricevitorie abilitate, ma caccia all’ingresso anche passando per Internet, quindi dall’ufficio o da casa, da scuola o dall’università. «In un’ora ne abbiamo venduti seimila on line» fa sapere Carlo Feliziani, responsabile ticketing della società giallorossa. «Se avessimo avuto a disposizione il Maracanà, saremmo arrivati a centomila». Dall’ora di pranzo ecco chi è rimasto almeno 3 ore in fila per avere il biglietto di Curva Nord o di Tevere centrale. Facile il paragone con la partita di domenica: 1 a 100 la richiesta, senza stare a pensare che la sfida contro i bianconeri vale per il 2° posto. L’affetto per il campione (a Piazza Navona un nuovo murale da imperatore romanista), insomma, prima del risultato. E in attesa di vederlo magari già da giugno al fianco del nuovo ds Monchi, nel ruolo di direttore tecnico che, con la sua esperienza di 25 stagioni passate nel mondo del calcio (e solo con la maglia giallorossa), può aiutare il club a ritrovare la via del successo.
ALTA QUOTA – Protesta chi è tornato a casa senza biglietto. Ma la Roma si prepara a mettere in vendita la scorta dei 5000 del settore ospiti (la capienza si può estendere fino a 67mila: se arriveranno pochi tifosi dalla Liguria, li sistemeranno in Tevere o Monte Mario). I 65 mila di Roma-Genoa sarebbero comunque il primato stagionale. Solo 43.794 nel derby del 30 aprile. Il miglior risultato, per le gare di serie A, è ancora quello del 30 agosto 2015, prima partita all’Olimpico e seconda del girone d’andata: 55.040 per la sfida del campionato scorso proprio contro la Juve e incasso di 2.488.518 euro. Ma gli abbonati erano 22.755 e quindi i paganti meno di quelli che già hanno in tasca il biglietto per il 28 maggio. Il top più recente, nella stagione 2014/2015 per Roma-Bayern Monaco del 21 ottobre di 3 anni fa. E, quindi, non in campionato, ma nella prima fase della Champions: 62.292 spettatori. E per un incasso di 3.722.563. Più basso sarà ovviamente quello dell’ultima gara di questo torneo: 2,5 milioni. Risultato ovvio, essendo inferiore il prezzo dei tagliandi. Non sarà invece superato, come presenze, Roma-Milan del 6 gennaio 2004, con i giallorossi in corsa per lo scudetto: 73.383.
BUSINESS PERICOLOSO – «Non bisogna affidarsi ai circuiti secondari. Si pagano cifre astronomiche, e a volte questi biglietti non vengono nemmeno emessi» avverte Feliziani. Nei siti di secondary ticketing i biglietti della Sud sono stati messi subito in vendita dai 150 euro in su. Su Ebay, in serata, un ingresso in curva è stato acquistato a 500 euro (quindi 20 volte il prezzo iniziale che è di 25 euro), la stessa cifra su Subito è stata chiesta per un posto nei Distinti, sempre Sud. Bagarini per tutti i gusti.