L’uomo della notte diventa anche l’uomo del mezzogiorno. C’è la firma di Radja Nainggolan sulla vittoria della Roma a Crotone, ma anche quella di Luciano Spalletti che gli ha dato la prima delle maglie dei titolari e la fascia da capitano (assenti Totti e Florenzi, De Rossi in panchina). Un segnale di fiducia per il Ninja, che fuma qualche sigaretta di troppo e magari non fa esattamente vita da chierichetto nel giorno libero, ma è perfetto negli allenamenti e soprattutto in partita. Cioè quando bisogna guadagnarsi davvero lo stipendio.
È il sesto gol in campionato del belga — un destro a incrociare, al 40’ — che mette la gara come voleva la Roma e cancella il brutto errore di Edin Dzeko dal dischetto, al 16’. Rigore che è un record di severità, massima punizione che si può trovare su un libro di regole (Ferrari trattiene ingenuamente e leggermente Salah) ma che non fa parte dello spirito del gioco sul campo (la palla era imprendibile per l’egiziano). L’arbitro Russo si fida dell’assistente di porta, Massa, e sbaglia. Quando si tornerà all’arbitro unico, assistito dalla Var, sarà sempre troppo tardi. È l’11° penalty fischiato a favore dei giallorossi in campionato e andrà di traverso a parecchi, a partire da Sarri che tiene il conto. Dzeko, però, lo calcia malamente fuori, come aveva già fatto a Udine. Di sicuro non è uno specialista.
Il divario in campo, però, è troppo netto. Il Crotone ha provato davvero a parcheggiare il pullman davanti alla porta. Nicola ha scelto un 5-4-1, con il solo Falcinelli in avanti. Prova a giocarsela con le poche armi che ha, ma basta un’incertezza nelle marcature per prendere un gol. Anche Cordaz non è impeccabile sul diagonale del Ninja. La partita, praticamente, finisce lì.
Perso per perso, verrebbe da dire, Nicola poteva essere più coraggioso. Tesi infondata. Nel finale il tecnico dei calabresi prova con la seconda punta, Trotta, e passa in difesa alla linea a quattro. Sessanta secondi e, con la squadra che non si è ancora ben schierata, prende il 2-0: assist di Salah e gol numero 18 di Dzeko in campionato.
La Roma si avvicina all’Europa League (giovedì sera contro il Villarreal, in trasferta) in buona forma. Spalletti ha fatto ben poco turnover (Paredes/De Rossi), ha rilanciato Salah dal primo minuto ma non ha modificato la formazione con due terzini come esterni di centrocampo. Può non essere il massimo della spettacolarità, ma di sicuro la squadra è equilibrata. Non sarà semplice gestire i tanti giocatori di alta qualità, ma gli allenatori dicono sempre che l’abbondanza è un piacere e non un problema. In attesa di verifiche più probanti, resta il buon umore. Spalletti ha «fatto la statua» a un tifoso del Crotone che continuava a insultarlo («Mi sono messo fermo, a disposizione») e ha scherzato sul caso Nainggolan: «Serata libera per tutti, ma lui viene a dormire con me nel letto matrimoniale». Spalletti non ama fare battute, vuol dire che con questa Roma e questo Ninja si sente a suo agio.