La sesta sconfitta casalinga della Roma in campionato rischia di costare tantissimo nella corsa per un posto in Champions, in attesa degli impegni di oggi di Inter e Lazio. Nello 0-2 contro la Fiorentina, c’è una grande responsabilità della squadra e di Di Francesco, autore ancora una volta di un turnover probabilmente eccessivo. Il tecnico, però, non la pensa così. «Certi giocatori – la sua analisi -, non possono giocare novanta minuti ogni tre giorni. Non è colpa dei terzini, quando ho messo dentro gli altri non abbiamo fatto molto meglio. Quando si giocano tante partite è inevitabile cambiare, se ci sono alcuni giocatori che non sono abituati a certe situazioni si può perdere qualcosa dal punto di vista dell’attenzione e della fisicità».
È una sconfitta pesantissima, ma Di Francesco riesce a cogliere anche degli aspetti positivi. «Purtroppo si analizzano solo i risultati e non le prestazioni, se c’era una squadra che meritava, quella era la Roma. Quando crei così tanto e prendi due gol su tre tiri significa che hai grossi demeriti, che hai difeso male e non sei stato concreto. Bravi loro, noi ci prendiamo la sconfitta e torniamo a casa, ora pensiamo al Barcellona. In questo momento dobbiamo resistere alle difficoltà, veniamo da due prestazioni in cui abbiamo preso dei gol non meritando. Se rivediamo la partita, capiamo che il 2-0 non è un risultato esatto. Le scelte arbitrali sono state molto dubbie e possono cambiare le dinamiche di una gara, però non gira bene. Gli episodi fanno la differenza, e non sono andati a nostro favore. Tutto è girato storto ma è anche demerito nostro perché non facciamo gol». La distanza con la Juventus è abissale, non solo a livello di punti. «Non ci siamo mai avvicinati, nemmeno lo scorso anno quando i punti di distanza sono stati pochi. Manca qualcosa a livello di uomini, la prima cosa è dare una mentalità che può passare anche attraverso queste sconfitte, su questo dobbiamo lavorare e da qui bisogna partire per crescere. Si vince partendo dal lavoro in settimana e facendo le cose costantemente». Martedì il ritorno con il Barcellona. «Giochiamo per la rimonta, la squadra deve credere di poter fare qualcosa di importante. Ma se la affronteremo con la poca concretezza che abbiamo avuto con la Fiorentina, non andremo da nessuna parte».