Quando lo scorso 12 luglio arrivò la notizia di mercato che la Roma aveva preso un ragazzo turco dal nome di Cengiz Ünder tra non pochi tifosi circolò un sentimento di stupore. Del tutto sconosciuto in Italia, questo giovane giocatore sembrava un azzardo non all’altezza di sostituire sulla fascia destra la partenza improvvisa verso Liverpool di Mohamed Salah, grande protagonista, grazie ai suoi gol e ai suoi assist, della passata stagione giallorossa.
SORPRESA? – Arrivato a Trigoria dall’Istanbul Basaksehir per poco più di 13 milioni di euro, era sembrato a tutti una scommessa non poco azzardata da parte del direttore sportivo Monchi. Adesso, dopo sette mesi dal suo acquisto, a questo giovane ragazzo natio di Sindirgi, città turca famosa per le sue sorgenti termali, sono legate le speranze giallorosse per battere il Napoli, squadra che ad oggi sembra essere un’armata invincibile. Per gli osservatori calcistici più preparati l’esplosione di Ünder non è una sorpresa. Classe 1997, carriera iniziata nelle giovanili del Bucaspor e dell’Altinordu, aveva mostrato tutte le sue qualità e doti tecniche proprio all’Istanbul Basaksehir, una squadra da sempre ai margini della massima divisione turca, la Super Lig. Qui le prestazioni di Cengiz non tradirono le attese: 43 presenze, 9 gol e 7 assist, con le sue giocate contribuisce allo storico secondo posto del Basaksehir. Più ala che centrocampista offensivo, baricentro piuttosto basso per un’altezza di circa 175 centimetri, Ünder ha dovuto aspettare il gol contro il Verona per veder riconosciute le sue doti, anche se all’andata qualche sprazzo delle sue qualità si era visto, soprattutto nel tiro (basti ricordare l’incrocio dei pali centrato sempre contro il Verona all’Olimpico), una stoccata forte, precisa, con traiettoria a scendere.
SOLDATO – Per la sua velocità e rapidità nel dribbling il gioiellino turco è stato paragonato molte volte a Paulo Dybala. Ma se il talento della Juventus è assimilabile ad un artista volitivo, Cengiz Ünder è invece paragonabile ad un soldato temerario, un “giannizzero”– richiamo storico caro alla tradizione turca – silenzioso e capace in campo di dare tutto, anche rischiando giocate pericolose, come quella che ha portato in vantaggio la squadra giallorossa a Udine. Sabato prossimo il Giannizzero turco ha davanti una missione che sembra impossibile: mettere in difficoltà la formazione allenata da Sarri al San Paolo di Napoli.