Sarà una partita di beneficenza il palcoscenico della prima di Patrick Schick con la Roma. Maglietta numero 14, quella che ha firmato ieri, immerso in un bagno di folla, allo store ufficiale del club di via del Corso. Duecento tifosi ad applaudirlo, con il ragazzo che ha rinnovato l’invito a presentarsi all’Olimpico questa sera, alle 20,45 (diretta Sky), per la gara con la Chapecoense. Totti sarà il testimonial della gara col club brasiliano vittima quasi un anno fa di un disastro aereo che ha decimato la squadra. Mercoledì la visita dal Papa, ieri la presentazione dell’evento in Campidoglio: i rappresentanti della Chape sono stati ospiti di Virgina Raggi, insieme al dg romanista, Baldissoni e al presidente del Coni, Malagò. Un’occasione che la sindaca non si è lasciata sfuggire per spargere a sorpresa ottimismo sul discorso stadio a Tor di Valle. «Abbiamo lavorato con la squadra e il dg per avere un progetto eccezionale, che porta lo stadio a un livello internazionale – ammette entusiasta la Raggi – porterà posti di lavoro e rilancerà una parte della città e dell’economia. Siamo fiduciosi e chissà, magari già dal prossimo anno…». Un appuntamento complicato da rispettare, mentre a breve partirà la seconda Conferenza dei Servizi in Regione.
Tra l’esordio di Schick, seppur in amichevole, e il ritorno da titolare e capitano di Florenzi, dopo dieci mesi di inattività, torna a parlare della sconfitta contro l’Inter – dal ritiro dell’Italia – De Rossi. «Digerirla non è facile, domenica ero veramente molto giù. C’è da lavorare tanto – ammette il centrocampista – Schick è un ottimo giocatore, lo abbiamo visto, ma facciamo poche griglie d’arrivo, già ci pensano tanti a Roma, ogni mese. Siamo usciti dai radar delle potenziali vincitrici dello scudetto, ed è una novità, perché ad agosto siamo sempre campioni: il basso profilo non fa mai male». Si è invece fatto male col Messico, Moreno. Il difensore si è procurato un risentimento al flessore sinistro.