Prima o poi doveva accadere. La Var riscrive la storia del calcio, togliendo un gol ad una squadra e assegnando un rigore all’altra nella stessa azione, durata appena 35 secondi . Un lasso di tempo brevissimo, ma abbastanza lungo da creare stupore e riflessione perché cambia il modo di vedere il calcio. Spal-Fiorentina, diretta da Pairetto con la collaborazione al Var di Mazzoleni, resterà nella storia del nostro calcio proprio perché mai era accaduto che un gol regolare fosse annullato per concedere un fallo da rigore.
Situazione al limite, che ha generato, ovviamente, una serie di polemiche e di dubbi. Non sull’applicazione del protocollo, che rende corretto il comportamento dei due direttori di gara, dato che tra il fallo da rigore su Chiesa e il gol di Valoti non c’è stato cambio di palla e dunque neutralizzazione dell’intervento Var; ma sulla necessità di consentire all’arbitro di fermare subito il gioco, se esiste anche solo un dubbio da parte del Var per possibili falli sfuggiti o visti in modo distorto. Ieri, al di là della valutazione data da Mazzoleni al fallo subito di Chiesa (il pestone c’è, ma l’attaccante si era già liberato della palla…) è questo l’aspetto che ha segnato una svolta.
Nicola Rizzoli, che era a Ferrara, avrà fatto tesoro anche di quest’altro episodio, da inserire assolutamente nella casistica che dovrà essere oggetto di valutazione da parte dell’Ifab per rivedere il protocollo di applicazione della Var. Ieri, la giornata arbitrale è stata caratterizzata anche da un altro momento difficile. Vissuto a Udine, negli ultimi istanti della partita, quando una gomitata al volto in area veronese di Djordjevic a Pussetto sfugge a Valeri, che però viene richiamato al video da Giacomelli. Dopo un minuto circa di visione delle immagini, l’arbitro decide di assegnare il calcio di rigore, valutando il braccio di Djordjevic non congruo con il movimento del corpo. Decisione corretta, anche se fortemente contestata dai veronesi. Dopo le dichiarazioni di Mazzarri sugli arbitri, l’allenatore del ‘l’orino ha vissuto una serata tranquilla al San Paolo di Napoli. Dove l’arbitro Fabbri ha avuto bisogno dell’assistenza del Var La Penna per correggere l’errore del secondo giallo a Allan: il fallo di Belotti lo ha commesso Malcuit e non il brasiliano.