La Roma chiude il ritiro con un pareggio nel test con l’Avellino.Risultato sostanzialmente giusto: i giallorossi hanno costruito di più, gli irpini hanno avuto tre nitide palle gol. Di Francesco alla fine appare un po’ seccato. «Il campo era indecente – spiega -, meno male che non si è fatto male nessuno. La partita non l’ho valutata perché non si poteva giocare». L’allenatore dribbla sui giudizi, ma su Schick, al quarto gol in due partite, dice: «Patrik si è presentato benissimo perché si era allenato prima, ma non voglio dare giudizi frettolosi».
La partita non dà molte indicazioni. Da segnalare c’è Mirante, autore di due buone parate nel primo tempo su D’Angelo e Mokulu. La Roma (14 gli angoli) fa la parte del leone, anche se l’attacco sbaglia tanto, principalmente con Dzeko. Nella girandola dei cambi, Di Francesco ne approfitta per provare la difesa a tre, in un modulo definito da lui stesso «stravagante»: un 3-3-4 molto offensivo che chiama a turno Under e Perotti a scalare per mantenere gli equilibri. Nel finale torna la difesa a quattro.