C’era Di Francesco anche 325 giorni fa, quando Alessandro Florenzi sentì un dolore cane al ginocchio sinistro. Il tecnico, allora avversario con il Sassuolo, fu uno dei primi a sincerarsi delle condizioni dell’azzurro nel post partita. E oggi è lo stesso che gli riconsegna una maglia: «È arrivato il suo momento. Farà l’esterno basso, è motivatissimo, giocherà una grande partita». Un anno meno 40 giorni buttati al vento, l’infortunio di Reggio Emilia, la ricaduta di febbraio durante un allenamento a Trigoria, e «settembre poi ci prenderà, con i suoi venti di pioggia vincerà». Lo cantava Venditti, pare calzi a pennello per Florenzi e le pessime previsioni meteo di stasera. Di pessimo per fortuna non c’è altro. «È una nuova vita per me, riparto quasi da zero – ha detto Florenzi a Sky –. Sarà emozionante, io sono pronto. In questo periodo di assenza ho imparato il valore del sacrifico e del lavoro».
ALL’ATTACCO Lavoro che riparte da dove l’aveva interrotto. Del ruolo di Florenzi s’è discusso per tutta l’estate. L’azzurro ricomincia ancora una volta da terzino destro, anche se la sensazione è che Di Francesco si sia lasciato davanti a sé lo spazio e il tempo per capire quale sia la posizione migliore per l’azzurro. «Dobbiamo vincere – ancora l’esterno –. C’è da migliorare in tutto, ma stiamo iniziando ad avere in testa quello che vuole Di Francesco, sono colpito dal suo tipo di gioco offensivo. Ci vuole tempo, anche se a Roma ce n’è poco e speriamo non ne serva molto. Totti? È un capitano anche fuori dal campo».
RIECCO SCHICK Presto che è tardi, il Verona è pure avversario gradito: tre gol in carriera, a nessun’altra squadra di A l’azzurro ha segnato di più. Stasera proverà a fare quattro, magari con un compagno di fascia come Ünder, mentre Karsdorp continua ad aver più problemi che allenamenti nelle gambe. Florenzi no. Florenzi è tornato e si porta dietro un altro rientro: tra i 23 convocati di Di Francesco c’è anche Schick, pronto all’esordio a partita in corso. Nuove vite crescono.