Come ogni leader, a volte sbaglia nel convertire la quantità in qualità: analizzando le statistiche, Aleksandar Kolarov è quasi sempre il giocatore della Roma che perde più palloni. In media sono 20 a partita, contro una media-ruolo di 9,47. Sono stati addirittura 30 a Verona contro il Chievo, un’enormità, che però non è casuale se applicata al personaggio: 1) Kolarov rischia spesso giocate ad alto coefficiente di difficoltà; 2) Kolarov è di fatto il vero regista della squadra, se è vero che anche domenica scorsa è stato il giocatore più sollecitato dai compagni (111 palloni toccati).
ARMA – La cosa impressionante è osservare come il suo contributo vada ben oltre ai doveri di un buon terzino sinistro. Studiando le classi che comparate, si scopre che Kolarov è il difensore che ha creato più occasioni da gol in Serie A tra assist vincenti (3), incursioni con cross, passaggi in verticale, per un totale di 41 situazioni da rete provocate, almeno 13 in più di qualunque concorrente, come ad esempio Ghoulam che però si è infortunato poche settimane fa; ed è soprattutto il terzo giocatore in assoluto nella classifica che comprende centrocampisti e attaccanti: soltanto Candreva e Insigne hanno prodotto più occasioni di lui mentre il celebrato Perisic, che di mestiere fa l’ala sinistra vecchio stampo, ne ha procurate 3 in meno.
CONCLUSIONI – Kolarov è anche il difensore che in Serie A tira di più in porta: lo ha fatto già 33 volte in 14 partite giocate, segnando 2 gol su punizione diretta (a Bergamo e a Torino) e colpendo 2 legni.
CABINA DI REGIA – In una squadra che ultimamente fatica a trovare il gol Kolarov è diventato un attaccante aggiunto, anche se parte dalla linea difensiva. Ma già dalle prime partite della stagione si era intuito che la Roma si sarebbe appoggiata prevalentemente alla fascia sinistra per impostare le azioni: alla prima giornata, suo esordio ufficiale con la nuova squadra, Kolarov manovrò 99 palloni, finendo in testa alla classifica romanista anche nella distribuzione del gioco (63 passaggi). In pratica Kolarov sta a Di Francesco come Maicon stava a Rudi Garcia sulla fascia destra: un fenomenale direttore d’orchestra che parte dal lato invece che dal centro. Pensate che, rispetto agli altri giocatori del suo ruolo, Kolarov vanta una media di passaggi positivi nettamente superiore: 53,43 a partita contro 35,06 degli altri.
FASE DIFENSIVA – «Dovreste vedere come si allena: Alex è un esempio per tutti» dice Di Francesco, tra i più sorpresi dell’impatto che il nuovo acquisto ha avuto sulla squadra. E infatti è l’unico tra i rinforzi estivi ad essere stabilmente inserito nella formazione titolare. Pagato solo 5 milioni grazie all’abile affare tessuto da Monchi con il Manchester City, Kolarov è stato finora anche brillante nell’autogestione. Solo così si spiega il motivo per cui, nonostante le frequenti sortite offensive e i tanti palloni persi, la Roma non abbia quasi mai sbandato sulla sua fascia. I numeri dicono che Kolarov ruba anche più possessi rispetto alla media del suo ruolo (5,29 contro 4,55 a partita) e vince pure un maggior numero di contrasti (1,29 contro 1,02). A buon mercato, la Roma ha trovato un terzino attaccante che non crea squilibri insopportabili in difesa. Difficile chiedere di più.