Come vede l’allenatore della Roma? Cosa bisogna aspettarsi vedendo le ultime prestazioni della squadra?
“Hanno giocatori di grande livello. La rotazione avviene ogni anno, si tratta solo di come l’allenatore riesca ad organizzare la squadra in modo efficace ed efficiente. Ovviamente a Roma possono riuscire o non riuscire le cose. Vediamo il match con la Spal, solo domani potremo vedere l’impatto dei risultati sulla partita di domani. Il risultato, sia per noi che per la Roma è la cosa più importante e dipenderà da queste due partite che avremo”.
Perché ha deciso di arrivare prima con la squadra a Roma? “E’ una prassi che facciamo spesso quando il volo prevede più di 3 ore. Noi arriviamo qualche giorno prima perché l’accumularsi di queste ore crea problemi. Non vorrei che sembrasse una non prassi, in realtà anche la Roma pensa di venire a Mosca alcuni giorni prima.
C’è un calciatore della Roma sul quale dedica maggiori attenzioni? “Ovviamente, anche se non si dovrebbe dire, Dzeko. De Rossi è il secondo che domani potrà esserci o meno, se invece parliamo di un calciatore top è Totti che sono riuscito a vederlo in questo stadio ma non ci sarà. O meglio ci sarà ma non in campo”.
Dzagoev e Vlasic, cosa ne pensa? Sono in forma? “Siete riusciti a pronunciare i nomi senza problemi, questa è una cosa che già li rende famosi. Vlasic è pronto, Dzagoev ha degli acciacchi che non gli permettono di poter giocare tutta la partita. Spero però di vederlo in campo per gran parte del tempo”.
De Rossi domani giocherà, come trova la forma dei giocatori? “Quando parliamo di partite del genere dobbiamo avere buona forma fisica, tattica e anche l’ispirazione. Dal punto di vista fisico e tattico giocheremo bene, siamo pronti. Non dobbiamo permettere di sfruttare la forza alla Roma”.
Hernandez? “Dopo essere tornato a casa sarà parzialmente in gioco”.
E i giovani… “I giovani sono sempre un vantaggio, ma a volte sono vulnerabili”.
Reputa la Roma più o meno forte rispetto a quella dell’anno scorso? “Buona domanda. Tuttavia non credo che debba essere indirizzata a me. E’ un po’ difficile rispondere perché i leader ci sono ma poi se ne vanno. Bisogna trovare i sostituti di questi leader. Tutti chiedono lo stesso gioco, è una pressione sull’allenatore e sui giocatori”.