Non bastano le scuse a Zaniolo per sanare un brutto episodio che affonda le radici in un modo sbagliato di leggere il calcio e la Roma. Non si tratta di un delitto di lesa maestà sotto gli occhi dei tifosi giallorossi, al contrario si tratta di una specie di cristallizzazione e della mostrificazione di un giovane talento che merita rispetto e attenzione, l’esatto contrario della spettacolarizzazione dell’uso del personaggio per attirare l’attenzione. Bisogna lasciare in pace Niccolò, senza neppure pretendere che giochi sempre e porti sulle spalle il peso di una squadra incompleta.
E conviene essere un po’ tolleranti anche con la Roma , che alterna prestazioni buone ad altre discutibili. Le ragioni le conosciamo. E se credessi seriamente che anche smettere di esprimere le critiche che mi sembrano ovvie ed evidenti, per conquistare questi obbiettivi possa essere utile, lo farei. Perché la pelle è giallorossa e il cuore ha quel colore lì. Però stasera a Frosinone bisogna essere concentrati e spietati. Non servono prediche. Una squadra che conosce i suoi obiettivi, probabilmente il tifo amico è l’unica cosa che serve.