L’Eca non fa sconti e si schiera apertamente contro la Fifa e il suo presidente Gianni Infantino. Netta la posizione espressa nel corso della 22/a assemblea svoltasi ad Amsterdam del numero uno dell’European Club Association, Andrea Agnelli sul Mondiale per club: «Non possiamo sostenere la decisione della Fifa di rinnovare il Mondiale nel 2021. Il format non ci soddisfa». Tradotto no all’allargamento della competizione che dovrebbe diventare a 24 squadre. Di contro i club che rappresentati dall’Associazione hanno come obiettivo quello di rivoluzionare le competizioni Uefa.
Per fare questo, secondo il numero uno della Juventus sarà fondamentale riequilibrare il numero di gare tra i principali campionati: «Vogliamo allineare tutti i tornei delle federazioni, perché adesso è molto difficile pianificare le stagioni. C’è troppa differenza, ad esempio tra Inghilterra e Germania c’è uno scarto di 12 giornate». Non si farà una Superlega ma ci sarà una rivoluzione della Champions.
Dal 2024, infatti, scadranno i principi comuni che regolano le competizioni internazionali, e dunque via libera al cambio del format anche se prima sottolinea ancora Agnelli, «sarà molto importante capire qual sia il concept della partecipazione alle competizioni internazionali». L’obiettivo è quello di aprire a «molte più nazioni e federazioni».
Come cambierà? Ci si vuole ispirare alla NFL (la lega più importante nel mondo), che ogni anno mette in scena l’evento sportivo più seguito in assoluto: il Superbowl. Uefa ed Eca viaggiano a braccetto dopo le frizioni dei giorni scorsi tanto che lo stesso Agnelli sulla Champions di sabato (progetto che non piace alla Uefa) ha risposto: «Non è il momento di parlarne». Tutto rinviato. Magari al 2024 anno in cui scadrà il mandato di Ceferin. Si è parlato anche di una terza coppa europea, ma bisognerà capire come evolverà il panorama dei media. Anche qui è prevista una rivoluzione in tema di diritti tv.