Roma poteva essere la tua notte e lo è stata, in tutto e per tutto. Roma-Chelsea finisce tre a zero un punteggio probabilmente sognato solamente dai romanisti, consci che solamente un’impresa poteva far avverare un augurio simile. E dopo solo quaranta secondi già sembrava prendere vita; El Shaarawy dopo quaranta secondi si inseriva da destra e anticipando il diretto avversario con un collo esterno destro dai ventitré metri circa già trafiggeva Courotis per l’uno a zero. Sembrava il classico gol “troppo presto”, quella rete che avrebbe fatto svegliare una squadra tecnicamente superiore e che da quel momento avrebbe fatto valere i valori in campo. Così però non è stato, la squadra di Di Francesco ha continuato a giocarsi la partita, dominandola per larghi tratti e trovando addirittura, grazie ad uno svarione di Rudiger, la rete del due a zero al minuto trentasei, facendo cominciare a pensare che quel sogno, alla fine, forse non era solo tale.
Al rientro dopo l’intervallo del primo tempo, il copione sembrava scritto; una squadra come il Chelsea, sotto per due a zero, avrebbe dovuto dominare il campo in lungo e in largo in cerca della rimonta che avrebbe permesso ai londinesi di restare in testa al girone C di questa Champions League. Anche in questo caso, le previsioni sono state ribaltate come nel primo tempo, con la Roma in grado di fronteggiare le offensive degli uomini di Conte e capaci di comandare il gioco per larghi tratti.
Trovando il tre a zero definitivo al minuto sessantatré con Diego Perotti, con uno di quei movimenti che il tecnico Di Francesco ha ammesso di adorare; ricevuta palla sull’out di sinistra, l’argentino si accentra e dopo aver puntato due avversari si libera per il destro che non lascia scampo all’estremo difensore del Chelsea, aprendo definitivamente gli occhi ai tifosi romanisti: il sogno si sta avverando, e si sta avverando con merito.
Poche sono le altre note da segnalare nella gara, se non degli elogi ai ragazzi subentrati; a cominciare da quel Gerson, oggetto misterioso che sta trovando il suo spazio e che ieri sera ha “mangiato” il campo e qualsiasi cosa passasse intorno, sintomo di un amalgama che il nuovo mister giallorosso sta riuscendo a cementare nelle teste di tutti gli uomini a disposizione.
La Roma di Di Francesco sta prendendo corpo giorno dopo giorno a suon non solo di prestazioni e movimenti ma anche di risultati, e ieri sera, davanti ai cinquantacinque mila dell’Olimpico ha potuto vivere la migliore notte europea di tutta la gestione americana. Ma come sottolineato dal mister stesso niente finora è stato fatto e questa notte per quanto meravigliosa, va goduta fino a un certo punto perché domenica ci sarà la Fiorentina, un’ulteriore banco di prova che non potrà essere disatteso. Si parte come sempre da zero a zero e con tutto da dimostrare e la Roma non può assolutamente intimidirsi, soprattutto dopo il meritato sogno di ieri.