Nella serata che più di tutte ha unito le due tifoserie nel toccante ricordo a Gabriele Sandri è andato il scena il derby di più alta classifica degli ultimi anni. A uscirne vincitrice è la Roma, capace di dominare nell’arco dei novanta minuti una Lazio che non ha mai seriamente impensierito la porta difesa da Alisson.
Recuperati, come da indicazioni della vigilia, Nainggolan da una parte e Immobile dall’altra, la partita è iniziata a ritmi molto alti con i tentativi della Lazio di cercare la verticalizzazione, riuscita solamente nell’azione del gol annullato per fuorigioco di Immobile. Da quel momento la Lazio non è riuscita a impensierire la Roma che ha preso il controllo del centrocampo con Strootman e Nainggolan e vinceva ampiamente il duello sulla propria sinistra tra le coppie Kolarov-Perotti e Marusic-Bastos.
I giallorossi sono andati vicino al gol in un paio di occasioni nel primo tempo, con Nainggolan elegante a liberarsi al tiro con un sombrero, ma fuori bersaglio. Due le occasioni per il bosniaco Dzeko: la prima su cross di Perotti dalla sinistra e una al volo da calcio d’angolo di destro che Strakosha respinge.Nella ripresa dopo soli quattro minuti la Roma passa in vantaggio grazie a un calcio di rigore concesso per fallo su Kolarov, nella sua ennesima percussione sulla fascia sinistra. Diego Perotti realizza per l’uno a zero per gli uomini di Di Francesco. Soli cinque minuti servono a Nainggolan per portare il risultato sul due a zero; da un pallone recuperato il belga può avanzare nella metà campo giallorossa e dai venti metri provare il destro che si insacca alle spalle di Strakosha.
Con il risultato di doppio svantaggio, Inzaghi prova a cambiare qualcosa inserendo Jordan Lukaku e Nani per Lulic e Lucas Leiva entrambi ammoniti nel corso della gara. Al minuto settantdue la Lazio rientra in partita grazie ad un calcio di rigore attribuito attraverso il VAR per un’ingenuità di Manolas, reo di aver colpito con un braccio un cross di Nani. Immobile accorcia le distanze portando il risultato di due a uno. Nei minuti successivi Di Francesco ricorre ai cambi inserendo prima Gerson per El Shaarawy, poi Bruno Peres per Florenzi e a cinque minuti dalla fine Juan Jesus per Nainggolan, schierandosi per il finale con una difesa a cinque che non ha sofferto i minuti finali mantenendo il risultato e dopo sei minuti di recupero la parte giallorossa dell’Olimpico può festeggiare la vittoria e il sorpasso sui diretti avversari.
Una partita ampiamente voluta e dominata dagli uomini di Di Francesco che si rilanciano verso la vetta della classifica. Mercoledì già c’è un’altra gara importantissima contro l’Atletico Madrid che potrebbe portare i giallorossi agli ottavi di finale di Champions League con una gara d’anticipo, traguardo oggi concreto e soprattutto meritato.