Dal 3 dicembre è in libreria il nuovo testo di Tonino Cagnucci, ossia il racconto vivo di una coreografia della Curva Sud che ha fatto letteralmente storia, quella del Derby del gennaio 2015.
Sedici ritratti di uomini che più di chiunque hanno rappresentato Roma e la Roma. Per ogni ritratto un disegno originale di Fabio Hot Stuff Redaelli per raccontare la poesia di una squadra campione che aveva come attaccante un ragazzino che portava il pane – Amadei – e un portiere, Masetti, che quando venne per la prima volta a Roma salì a San Pietro e vide il mare. Taccola, il nostro eroe tragico. Volk, l’attaccante futurista. Un gigante di nome Giacomino, la santità di Ferraris IV che giocava a tutto nella vita perché solo la Roma era sacra; la superiorità di Bernardini che pagò di tasca sua per andarsene dalla Lazio, mentre Carpi per la Roma ha giocato gratis. L’esempio di Rocca in Curva a guidare la Sud col Liverpool. La romanità assoluta di De Micheli e De Sisti, le corse ragazzine di Conti, l’attaccamento di Giannini, la poesia sanguigna di De Rossi, il tutto di Totti. Al centro, con un doppio ritratto, Agostino Di Bartolomei, il cuore di questa storia e di quella coreografia. Uomini che spiegano perché un tifoso della Roma si sente privilegiato e perché la fede romanista è così esclusiva e unica: il vanto che nessuno potrà mai avere.