A breve il mister della Roma parlerà all’interno della prima conferenza stampa per gara dell’anno. TuttoasRoma.it seguirà live l’evento.
Sta per iniziare il suo secondo campionato qui, che differenze ci sono rispetto a dodici mesi fa? “Sicuramente ci sono. Sono cambiate tante cose, è cresciuta la consapevolezza, è cresciuta un’idea. Per questo sono molto contento di aver confermato quest’anno e nello stesso tempo vogliamo partire benissimo per quella che è la prima trasferta insidiosa col Torino”.
E’ difficile scegliere l’undici titolare per Torino-Roma? “Menomale che sono in difficoltà nel poterlo scegliere, significa che abbiamo messo dentro dei giocatori che hanno delle qualità importanti e che hanno avuto la possibilità di allenarsi con continuità in questo periodo. Per questo sono contento e vi assicuro che ho delle difficoltà nel mettere giù la prima formazione, ma ben vengano perché a me piace preparare le partite avendo qualche dubbio, non mi piace avere troppe certezze”.
Tre i nuovi a centrocampo in questo momento chi è più in condizione tra Pastore e Cristante? “Secondo me sono tutti e due in ottime condizioni con caratteristiche differenti. A seconda di quello che vorrò potrebbero essere uno o entrambi titolari. Oggi non svelerò la formazione ma sono due giocatori che potrebbero partire dall’inizio, per il percorso che hanno fatto in precampionato, per la loro crescita e per le caratteristiche differenti che hanno. Ho sentito spesso parlare di due trequartisti come caratteristiche, uno sì, ma l’altro lo può fare ma è più centrocampista come caratteristiche. Pastore è più rifinitore”.
Che cosa ha Dzeko in più di Belotti e viceversa? “Tanta esperienza in più da parte di Edin, ma hanno caratteristiche tecniche, dal mio punto di vista, totalmente differenti. Belotti sta più in partita sotto il punto di vista della cattiveria, della determinazione, dell’attacco alla porta, della corsa mentre Edin è più qualitativo sotto il punto di vista del gioco e di quello che esprime durante la gara. Non credo che siano due attaccanti paragonabili, anche se Belotti mi piace tantissimo per come si muove in campo e per il lavoro che fa per la squadra”.
Sono 9 i centrocampisti, si farà sempre il 4-3-3 o ci sono altre soluzioni? “Il fatto che ho 9 centrocampisti non cambia il sistema di gioco. I sistemi sono dinamici, non parliamo di numeri. Credo che ci saranno delle uscite, poi ci sono alcuni giovani come Coric che sto utilizzando da esterno alto. Perotti non è convocato per questa gara, ha avuto un problema alla caviglia ieri, non sarà convocato. Coric mi dà una possibilità in più come attaccante esterno alto. Zaniolo ha veramente delle grandissime potenzialità, dietro però c’è un grande percorso di crescita da fare, considerando che è un giocatore senza neanche una presenza in Serie A. Io voglio mettere tanti giocatori importanti in campo, così quando li cambio non vi lamentate che devono essere all’altezza degli altri. Per poter essere competitivi su tutti i fronti devono essere tutti pronti per fare i titolari”.
Un giudizio su Nzonzi? Può giocare insieme a De Rossi? “Andate sempre molto avanti, mi volete dare una mano. Si è allenato una volta con la squadra, non sarà convocato per questa gara, si deve rimettere in condizione perché ha fatto pochissimi allenamenti a Siviglia, è un campione del Mondo, avrà festeggiato giustamente quella che è stata una grande vittoria per la Francia. Perché no con De Rossi? Perché chiudersi in partenza? Ho dimostrato di non essere più integralista, si può pensare a tante altre soluzioni, vedremo cosa farò. Si può creare un dualismo, ma allo stesso tempo possono anche coesistere per le loro caratteristiche”.
Domani avrebbe giocato dopo la tragedia di Genova? “Io colgo l’occasione per essere vicino ai familiari, a quello che è accaduto alla città di Genova. È stato come vivere un film vedendo le immagini, un paradosso, però ritengo giusto che Sampdoria e Genoa abbiano chiesto di rinviare la gara e anche che noi giochiamo per onorare e dare un segnale di continuità, di serietà e di sport. Sono importanti gli atteggiamenti, se non si fosse giocato in molti sarebbero comunque andati al mare o a fare shopping. Se fossimo rimasti tutti a casa a pregare avrei potuto capire un discorso del genere. Ho un grande rispetto per quanto accaduto a Genova”.
Il tuo giudizio finale sul mercato? Olsen?
“Sono state fatte tante scelte, legate a molte situazioni come le cessioni. Abbiamo messo dentro tanti giocatori. Più che di quantità parlerei di qualità degli acquisti, c’è tanta prospettiva e tanti giocatori pronti. Non è facile sostituire Alisson, uno dei migliori se non il migliore al mondo. Robin è un portiere che si è messo subito a disposizione, ha dimostrato di avere qualità importanti al Mondiale e mi auguro che possa ripeterle nella Roma. Domani giocherà titolare”.
Che effetto le ha fatto vedere le milanesi e le loro mosse sul mercato? “Anche noi abbiamo parlato di Messi (ride, ndr). Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Tante squadre arrivate sotto di noi si sono rinforzate. La Lazio che ha mantenuto tanti giocatori importanti e ha fatto innesti interessanti, la Fiorentina, il Torino che affrontiamo domani, guardiamo anche quelle sotto di noi che magari non sono tra le grandi, hanno messo giocatori di qualità. Ma un po’ tutta la Serie A è migliorata, anche nelle parti basse. La Serie A ha aumentato la sua qualità in campo. Sarà un campionato molto difficile e anche la partita di domani sarà difficile, sia per storia che per qualità dei giocatori e le capacità dell’allenatore che prepara le partite con una meticolosità importante”.
Con il ritorno di Karsdorp c’è la possibilità di vedere Florenzi esterno alto? “E’ un po’ come il concetto di prima, in base alle partite che andiamo a fare vedremo il modulo. Con il Barcellona una volta mi sono messo 3-4-3, dipende da quello che vuoi fare. Rick è rientrato bene, ha avuto un piccolo infortunio durante il percorso di rientro, non è ancora al top, ma è in crescita. Florenzi, oggi come oggi, lo ritengo ancora un terzino, sapendo che può ricoprire con facilità il ruolo di esterno alto con caratteristiche differenti da quelle che solitamente ricerco”.
Alla luce del mercato ritiene di avere un organico migliore rispetto allo scorso anno? “Lo vedremo col tempo, coi risultati, col campo, con la crescita di questi ragazzi. Dirlo adesso è inopportuno. Sono andati via dei giocatori importanti, è saltato qualche giocatore che volevamo, ma sono soddisfatto nell’insieme generale. Calciatori ma soprattutto uomini interessanti. Il mercato è aperto, potrebbe ancora uscire qualche giocatore, potremmo sfoltire la rosa, abbiamo tanti giocatori”.