Simone Mastrelli, il tifoso giallorosso arrestato per un brutale pestaggio fuori dello stadio a Liverpool quasi un anno fa, è stato condannato a tre anni e mezzo di carcere. E’ stato lui ad ammettere davanti ai giudici inglesi di aver aggredito il tifoso dei Reds, Sean Cox. Si trattò di un fatto gravissimo che sollevò sdegno e polemiche nell’opinione pubblica europea: la brutale aggressione ad un sostenitore del Liverpool all’esterno dello stadio di Anfield in occasione della sfida di Champions League tra i Reds ed i giallorossi. Prima dell’incontro – il 24 aprile 2018 – alcuni tifosi romanisti, ripresi da diversi cellulari e telecamere, aggredirono i tifosi avversari.
Un sostenitore del Liverpool fu colpito più volte con la fibbia di una cinta alla testa: è stato in coma per mesi e ancora oggi si trova in gravi condizioni. A ridurre in fin di vita Sean Cox, il tifoso dei Reds, è stato Simone Mastrelli condannato ieri da una giuria inglese a tre anni e mezzo di carcere. Il supporter giallorosso ha ammesso davanti alla corte di avere partecipato all’aggressione del tifoso inglese. La polizia inglese si è avvalsa dell’aiuto di quella italiana e soprattutto romana. Alcuni autori degli scontri furono raggiunti da un mandato d’arresto inglese proprio a Roma. Mastrelli è stato arrestato in Italia a gennaio e poi estradato in Inghilterra.
LE TELECAMERE – Un altro tifoso della Roma, Filippo Lombardi, 21 anni, è stato condannato lo scorso anno a tre anni per violazioni dell’ordine pubblico in relazione agli incidenti di quel giorno, ma è stato scagionato dall’avere preso par- te al pestaggio di Cox. Anche un terzo tifoso giallorosso, Daniele Sciusco, 29 anni, ha ammesso di aver partecipato agli incidenti: condannato a due anni e mezzo. Il questore di Roma emise 14 Daspo nei confronti di altrettanti tifosi per il loro comportamento a Liverpool.
Gli investigatori inglesi lavorarono su una serie d’immagini prodotte dalle telecamere dello stadio. Si vede con chiarezza una squadra di tifosi romanisti, con il volto coperto da baveri e cappucci mentre in pugno tengono le cinte che poi hanno usato per l’aggressione. Queste le parole, nel corso dell’inchiesta, del giudice Marc Brown: «Il calcio è stato descritto come il gioco più bello, ma i terribili eventi accaduti fuori dallo stadio di Anfield, quando Cox è stato aggredito e ha subito lesioni pesantissime, hanno sicuramente rovi- nato la sua reputazione».