La sua ultima trasferta con la maglia della Roma l’ha vissuta interamente dalla panchina. De Rossi, come previsto alla vigilia della sfida con il Sassuolo, non è stato schierato da Ranieri nell’undici titolare che ha pareggiato contro i neroverdi e non si è mai alzato per scaldarsi durante la gara in previsione di un ingresso sul terreno di gioco.
La serata del capitano è iniziata con un saluto agli oltre duemila presenti nel settore ospiti del Mapei Stadium a pochi minuti dal fischio d’inizio di Maresca, dopo che aveva preferito non affacciarsi sul campo durante le operazioni di preparazione atletica pre-partita dei compagni.
DDR è stato accolto da un’ovazione e da cori di supporto, seguiti poi dall’innalzamento di numerosi striscioni: «Lode a te ultimo imperatore», «In 7 anni avete distrutto la romanità… Via dalla Roma Pallotta e società», «De Rossi eterno capitano. Pallotta eterno riposo» e «Una società che ha tradito… DDR vanto infinito».
Durante l’intero match gli ultras non hanno risparmiato canti di contestazione contro Pallotta, Baldissoni e Baldini, manifestando il loro dissenso in particolare al trentesimo minuto della prima frazione, lanciando in rapida successione due fumogeni sul campo, che hanno costretto l’arbitro a sospendere il gioco per consentire l’ingresso dei vigili del fuoco.
Il gesto è stato accompagnato dal coro «Paga la multa, Pallotta paga la multa», un chiaro riferimento all’inevitabile ammenda che il giudice sportivo infliggerà al club giallorosso, seguito poi dalla particolare protesta di una minoranza dei presenti, tutti vestiti da bagnini e l’esposizione della scritta «Per una società all’ultima spiaggia».
Nel secondo tempo è invece apparso l’ennesimo striscione di protesta per la decisione di non rinnovare il contratto al simbolo romanista: «Di noi tifosi e di De Rossi ve ne fregate, è ora che ve ne andate». Il tutto firmato con il testo «Anti società».
In giornata l’addio della bandiera capitolina era stato commentato prima dall’ex partner di Nazionale e tecnico del Milan Gattuso: «Ha sempre dimostrato di avere uno spessore umano incredibile. C’è sempre stato un bel rapporto, anche adesso, già ragiona da allenatore anche se vuole giocare ancora.
Allo spogliatoio mancherà», poi da Montella, che di De Rossi è stato compagno e allenatore: «E un ragazzo vero, eccezionale, è stato il mio primo capitano e con un suo gol ho trovato la mia prima vittoria in panchina. Nella mia prima gestione alla Fiorentina abbiamo provato a prenderlo, adesso non l’ho sentito» e infine dal ds Massara: «E stata una settimana che ha generato un tumulto di emozioni. Sono scelte dolorose e difficili emotivamente».
Ora si entra negli ultimi giorni di un’infinita storia d’amore, che si concluderà con Roma-Parma (data, orario e tv saranno decisi martedì). De Rossi non sa ancora quello che gli riserverà il domani. Ci sarà tutto il tempo per programmare il futuro.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora