La strategia di Monchi sembra funzionare. Ha temporeggiato e ha fatto capire in pubblico che la Roma è pronta a muoversi anche su altri nomi (Ziyech, Berardi, Cuadrado), ma in privato ha sempre confermato a Mahrez che è lui il profilo più giusto per completare l’attacco. E così il franco-algerino ha continuato a «lavorare» per la Roma, mantenendo la sua decisione: è ora di lasciare il Leicester. Naturalmente bisogna essere in tre per concludere un trasferimento, ma, passo dopo passo, la chiusura ora è davvero vicina. La Roma è salita a 35 milioni più bonus, il Leicester ora è in difficoltà anche perché aveva dato al giocatore la disponibilità ad accontentarlo. Le prossime ore saranno decisive. La Premier League inizierà l’11 agosto e vedrà in campo proprio le «Foxes», nell’anticipo in casa dell’Arsenal. Il tempo stringe per la squadra di Shakespeare, che nel frattempo ha praticamente chiuso l’acquisto di Iheanacho dal Manchester City. Con Mahrez la Roma sarebbe quasi fatta. Per la difesa resta l’interesse per il brasiliano (con passaporto comunitario) Rodrigo Caio. L’arrivo del 23enne del San Paolo, però, è legato necessariamente ad eventuali uscite. Nel roster di Di Francesco, come centrali, ci sono Manolas, Juan Jesus, Fazio, Moreno, Castan e, eventualmente, Kolarov. Troppi.
Una certezza è invece Kevin Strootman, che ha parlato prima del rientro della squadra dagli Stati Uniti: «In queste due settimane abbiamo lavorato bene, siamo pronti. Quest’anno dobbiamo lottare per lo scudetto. Sono contento che Nainggolan e De Rossi siano rimasti alla Roma. Daniele è il nostro capitano e tutti i club in Europa volevano prendere Radja ma poi è rimasto qua. La Roma ha fatto un grande lavoro per tenere questi due giocatori, con loro siamo più forti. Di Francesco vuole cambiare qualcosa. Per farlo abbiamo bisogno di un po’ di tempo, ma è normale: ci sono ancora tre settimane prima dell’inizio del campionato. Lui è molto chiaro e noi dobbiamo dimostrarlo sul campo. L’anno scorso abbiamo giocato tante partite con il 4-3-3 e il nostro allenatore preferisce giocare così, ma si può anche cambiare. Da mezzala mi trovo bene. Sinistra, destra o centrale non cambia tanto».
Strootman è stato importante anche per l’arrivo di Karsdorp. Il terzino ha spiegato: «Ho giocato nel Feyenoord dall’età di otto anni, non era facile per me andare via. Poi ho chiamato Kevin per chiedergli un parere e lui mi ha detto che amava il club e che, oltre al calcio, Roma è una bellissima città in cui vivere. Io avevo bisogno di una nuova sfida per la mia carriera, così alla fine mi sono convinto e ho deciso di venire alla Roma. Quella con Kevin è stata una conversazione breve, ma ha detto alcune cose che si sono rivelate importanti per la mia decisione finale».