Il presidente del CONI Giovanni Malagò ha speso, come gli è solito, più di una parola sulle compagini del campionato italiano, nel contesto degli Stati Generali dello Sport in corso a Catania: “Non penso che se c’è un proprietario italiano vai meglio. Siccome in molte piazze mi sembra non ci fossero alternative italiane, ben vengano quelle straniere se devono rifinanziare situazioni pregresse e dare sviluppo. Siamo tutti tifosi di calcio di una squadra o di un’altra, e penso che tutti vorremmo che il presidente fosse il nostro migliore amico o quello che abita sul tuo stesso pianerottolo, così la sera ti racconta che giocatori ha comprato o ti chiede cosa vorresti fare. E’ chiaro che anche lì servono persone competenti”.
Sulla Roma e sull’Europa League: “Magari inizialmente non ha fatto bene, ma se la nuova proprietà ha salvato la società dai problemi che c’erano prima bisogna avere gratitudine. Penso che le squadre italiane si siano rese conto che l’Europa League non è una coppa di serie B, ma una competizione che, anche se meno della Champions, produce degli utili, dei ricavi che sono indispensabili. Oggi c’è la consapevolezza che è una coppa importante, cosa che peraltro all’estero hanno capito da molto tempo”.