Le lacrime per Totti erano anche espressione di un pianto di appartenenza: Kostas Manolas ha cambiato idea, o forse ha semplicemente realizzato che non aveva tutta questa voglia di traslocare, e nelle ultime settimane si è (ri)avvicinato di molto alla Roma, riaprendo il canale che molto presto potrebbe consegnargli il nuovo contratto.
SCHIARITA – Per capire la psicologia del cerbero greco bisogna analizzare le varie dichiarazioni: dopo essere stato zitto per mesi, con tanto di trasferimento sfiorato nel mercato di gennaio con tanto di panchina conservativa a Genova, il 26 marzo Manolas ha dato un timido segnale di conciliazione. «Il mio futuro – ha detto – dipende dalla Roma. Se vuole tenermi, sa cosa vuole fare. Se mi vende non posso farci niente». Il senso era chiaro: rinnovatemi il contratto come Sabatini mi ha promesso per un anno, altrimenti significa che non mi volete e quindi ok, me ne vado.
MANO TESA – Ma siccome di o erte davvero allettanti, rispetto all’anno scorso, non ce n’erano, e la stessa Inter dopo aver pensato a lui si è spostata su Rüdiger, ecco che Manolas ha valutato pro e contro di un atteggiamento benevolente. «Io voglio restare alla Roma, ho un contratto di altri due anni» ha raccontato a una cena di tifosi di pochi giorni precedenti a Roma-Genoa e al Totty day. Tutto alla luce del sole, quindi. E così un divorzio annunciato può trasformarsi in un amore ritrovato.
TRATTATIVA – Il manager è stato già allertato per la ripresa delle trattative, che infatti sembrano già molto avviate. Manolas, uno dei titolari meno pagati della squadra, otterrà un aumento di molto inferiore alle richieste del passato, salendo con gli introiti a circa 2,5 milioni netti a stagione, prolungando il legame con la Roma fino al 2021 o 2022: sarebbe il terzo rinnovo nel giro di pochi giorni dopo De Rossi e Strootman e la fine di un’incertezza durata almeno due sessioni di mercato.
CONTATTI – Nel frattempo la Roma potrebbe rifare anche il contratto di Emerson Palmieri, che ha appena cominciato la riabilitazione dopo la rottura del ginocchio. Scadenza 2019, guadagna 400.000 euro e otterrà un ingaggio almeno raddoppiato.