In tanti lo chiamano «capitano», Andrea Marcucci, in Nazionale Under 19, e non solo perché il regista della Roma Primavera 2017-18 ha chiuso la gara vinta con il Portogallo – seconda del girone di un Europeo che l’Italia sta affrontando come meglio non potrebbe – con la fascia al braccio, dopo l’uscita dell’atalantino Melegoni. «È che tanti, qui, hanno giocato con me alla Roma: da Scamacca a Frattesi, fino a Brignola, negli Allievi».
Con Zaniolo, invece, solo in azzurro finora… «Ed è stato subito decisivo, qui all’Europeo. La Finlandia è in pieno campionato, mentre noi, allenamenti a parte, eravamo fermi da un mese. E loro hanno 4-5 giocatori che già giocano in prima squadra. Partita difficile, per fortuna che ci ha pensato lui, con quel gol…»
La seconda vittoria, col Portogallo, è stata ancora più dura. Loro sono rimasti in 10 per quasi tutta la gara, ma non si sono mai arresi… «Erano fortissimi. Avevamo visto i video, hanno un palleggio eccezionale, e non mollano mai. Anche loro hanno qualche giocatore che gioca già in prima squadra».
Nel primo gol, ci hai messo lo zampino tu… «Prendo palla dal difensore centrale, salgo un po’, vedo Frattesi che si è inserito bene, imbuco la palla. Lui è bravo nel controllo e nel servire Capone, che l’ha piazzata sul secondo palo. Abbiamo costruito proprio una bella azione».
E ora vi basterà un punto per accedere in semifinale… «Ma anche con la Norvegia (oggi a Seinajoki, ore 17.30 italiane, diretta su RaiSport HD+, ndr) sarà una gara durissima, forse la più difficile di tutto il girone». (…)