Sembra sereno quando arriva all’appuntamento per l’intervista: il giusto approccio per arrivare ad una gara particolare come quella di sabato. Ma quando proviamo a fargli rivivere la gara di andata, Steven Nzonzi, dice che sarà una “fight”, una battaglia, per tre punti importanti, per la classifica e per i tifosi… che vogliono bottino pieno per il 188esimo derby della storia della Roma, il 172esimo in gare ufficiali.
Ripartiamo dal successo della scorsa settimana contro il Frosinone… tre punti arrivati all’ultimo respiro.
“Sì, è stata una vittoria importante e abbiamo segnato un gol all’ultimo minuto, a dimostrazione che la squadra ha spirito, carattere e non ha mai mollato. Non è stata una gara facile, siamo davvero molto contenti per questa vittoria fondamentale”.
Che tipo di vittoria è stata? Quella di una squadra che ha voluto fino all’ultimo il successo o quella di una formazione che spesso si perde e non riesce a chiudere le partite? “Non saprei, è stata una vittoria contro una squadra che lotta per la salvezza, per giunta in trasferta, dove non è mai facile; erano importanti i tre punti, fondamentali, insomma abbiamo raggiunto il nostro obiettivo”.
I numeri dicono che quando lei è sceso in campo dall’inizio con accanto De Rossi la Roma ha sempre vinto, perché? Come si trova a giocare con il capitano?“È una statistica positiva, ma resta una statistica. Non importa chi scende in campo, tutti cercano di dare il meglio. Nel nostro ruolo di centrocampisti, sicuramente è bello giocare al fianco di Daniele De Rossi, un giocatore così esperto che è al top da molti anni”.
Il successo contro il Frosinone, anche per come è arrivato, rimane comunque un risultato che vi dà grande morale in vista del derby… “Si, è certo una grande iniezione di fiducia, molto positiva per il morale. Una gara difficile quella vinta a Frosinone, le condizioni ambientali non erano le migliori, non vuole essere una scusa ma qualche mese fa l’avremmo persa.
Faceva freddo, molto ventosa, il campo non era nelle condizioni migliori… Era una partita che dovevamo vincere e l’abbiamo vinta! Questo dimostra che la squadra sta migliorando e sotto il piano mentale è importante in vista del derby”.
Il derby di andata è andato bene… che emozioni ha provato in quella data? “Un’atmosfera fantastica, straordinaria. Tutti i derby sono speciali, sarà una battaglia come e più di ogni altra partita. Sarà una partita speciale per il club, per i tifosi. Abbiamo vinto l’andata, non è stato facile, ci aspetta un’altra gara non facile, ma siamo pronti”.
Il derby di Roma non è cosi diverso da quello di Siviglia… “Sì, sono gare abbastanza simili, anche quello di Siviglia è molto caldo. Sono entrambe due tifoserie passionali. L’Olimpico è più grande e l’atmosfera sarà ancora più calda”.
Cosa, o chi, teme in particolare della Lazio? “Paura non direi, sappiamo che è una buona squadra, una formazione con delle buone individualità che sta facendo bene. A livello collettivo sono forti e solidi. Non mi sono concentrato troppo sui singoli, in generale non dobbiamo temere nessuno, non lo dico in termini negativi. Giochiamo undici contro undici, sarà una bella sfida che vogliamo vincere”.
Il derby, come detto, non è una partita come un’altra, vale molto per i tifosi ma vale molto anche per la classifica… “Sarà una gara importante tra due squadre che vogliono arrivare nelle prime quattro, che hanno come obiettivo la qualificazione per la prossima Champions League. Una partita importante dicevo, ma non decisiva ai fini della qualificazione, sarà importante chiudere bene la stagione. Mancano tante gare alla fine dell’annata, molte decisive, bisogna lavorare e migliorare per arrivare all’obiettivo”.
Dal derby di andata ad oggi la Roma è cresciuta e ha trovato certezze, sia in alcuni giocatori che nel gruppo, ma in realtà non ha mai trovato continuità, perché? “Difficile dare una spiegazione a questo, noi cerchiamo una regolarità di rendimento, proviamo a vincere tutte le partite, ma non sempre è possibile. In questo periodo l’aspetto positivo è che la squadra stia migliorando e cercherà fino all’ultimo di raggiungere l’obiettivo. Finire al quarto posto o se possibile ancora più in alto”.
Come giudica, fino a questo momento, la sua stagione? “Quello che conta è il rendimento della squadra. Fino ad oggi penso di aver fatto discretamente, sto crescendo fisicamente, ma non sono ancora al 100%. Sto lavorando per migliorare, so che posso fare molto di più, non mi accontento. Ma faccio fatica a giudicare la mia stagione, lascio ad altri questo compito. Posso solo dire che sto lavorando per migliorare”.
Quanto ha influito sul suo rendimento il mondiale giocato in Russia? “Indubbiamente un Mondiale ti condiziona un po’ sul piano fisico. Per due mesi si è speso tanto sia sul piano fisico che emotivo. I calciatori che hanno disputato il Mondiale hanno praticamente saltato la preparazione estiva e non hanno fatto il pre-campionato. Il corpo certamente ne risente. Personalmente al momento mi sento bene, so che posso fare di più e mi sto impegnando. La rassegna ha sicuramente un impatto, ma è una esperienza straordinaria. Adesso sono felice di essere qui”.
Quanto è diverso il campionato italiano? “Ci sono sicuramente delle differenze tra i vari campionati, ma sono stato fortunato nella mia carriera ad aver giocato prima in Inghilterra, poi Spagna e adesso nel campionato italiano. Sono diversi tra loro ed è sempre una buona occasione per migliorare. Il campionato italiano è molto tattico, c’è meno spazio che in Spagna, qui bisogna pensare più rapidamente. Una buona occasione di crescita personale”.
Con il derby si entra nel momento decisivo della stagione… “Ci stiamo avvicinando al traguardo finale, alla fine della stagione. Siamo entrati nella fase cruciale. Qualche mese fa non attraversavamo un buon momento, ma eravamo consapevoli che la stagione fosse ancora lunga. Molte volte conta più finire bene la stagione, che fare bene all’inizio. Adesso conta vincere le partite e rimanere attaccati in alto. Il derby sarà la prima di una serie di gare decisive e sarà importante fare un buon risultato. Sarà una spinta anche per le gare dopo”.
Poi ci sarà il Porto… “Ci aspettano due impegni molto dispendiosi sul piano sia emotivo sia fisico. Due partite in cui dovremo dare il 100%. Sarà fondamentale dopo la gara con la Lazio riposare, recuperare bene. Sono partite che non vediamo l’ora di giocare. Sono ottimista e fiducioso sull’esito finale”.