In casa si Roma si tiene d’occhio anche la questione dell’esterno offensivo. Perché Malcom, i suoi procuratori, Bordeaux e Barcellona avranno pure fatto il gioco delle tre carte, ma che la Roma cerchi un sinistro che giochi a destra nel tridente difranceschiano, non è certo un mistero per qualcuno. Ma, come ha detto Monchi, lo prenderà solo se si presentasse l’occasione giusta. Di profili interessanti ce ne sarebbero pure parecchi, il problema è che girano valutazioni che voi umani.
In salita Suso Dovessimo puntare un soldo sul giocatore che in questo momento ha più possibilità di andare a coprire il buco lasciato dal voltafaccia di Malcom, lo metteremmo sullo spagnolo del Milan Suso. Certo non perché è connazionale del direttore sportivo giallorosso. Certo neppure perché già conosce il nostro campionato. E certo neanche per sfruttare il momento difficile del Milan, ieri certificato anche da Leonardo che nella sua conferenza di presentazione non ha nascosto che il mercato rossonero non potrà essere fatto di follie. Il vero vantaggio di Suso è un altro. E cioè è che è il solo esterno offensivo che piace a Trigoria, con cui per prenderlo si può intavolare una trattativa fatta non soltanto di cash.
La valutazione che filtra dal Milan del giocatore è intorno ai quaranta milioni che, però, potrebbero diventare una quindicina di meno, se nell’affare si inserisse il cartellino di Diego Perotti. L’argentino con la Roma ha un contratto sino al 2021, ha già detto che prima di andare a chiudere la carriera nel suo Boca, vuole rimanere in giallorosso, ma è anche vero che ieri il suo procuratore di fronte alla parola Milan tutto ha fatto meno che dire vade retro Diavolo. Insomma il fascino del Milan rimane lo stesso anche in questi anni dimessi. E allora, considerando pure l’abbondanza di esterni a disposizione di Di Francesco (Kluivert, El Shaarawy, Under, volendo Florenzi, volendo Schick, volendo Pastore, e appunto Perotti), l’idea di uno scambio con il Milan per Suso, può decisamente prendere piede. Con lo spagnolo che difficilmente rifiuterebbe un trasferimento alla Roma. Semmai il problema potrebbe essere un ingaggio più alto (tre milioni e mezzo contro i due e ottocentomila di Perotti), ma la differenza non è poi così grande da consigliare di non provarci.
Le alternative
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