L’Inter ci ha provato per Nainggolan, trovando il ‘no’ della Roma. Stessa sorte per l’Arsenal, che aveva offerto 39 mln per Manolas. E con la Champions sarebbe arrivato Musacchio.
Probabilmente nella sua carriera mai gli era mai capitato di non fare nemmeno un acquisto negli ultimi quindici giorni del calciomercato. L’ultimo colpo di Walter Sabatini è datato 16 agosto, ufficialità dell’arrivo di Bruno Peres dal Torino. Da quel giorno nulla più. Se la Roma avesse superato il turno di Champions League avrebbe preso un difensore in più, Musacchio del Villarreal, per 22 milioni di euro. Il Porto però ha cambiato i programmi di mercato.
Eppure, vedendo il bicchiere mezzo pieno, la Roma è riuscita a resistere all’assalto per i suoi giocatori più importanti. Il direttore generale Baldissoni alla fine è stato di parola. Aveva promesso che non ci sarebbero state cessioni eccellenti e così è stato. Le offerte però non sono mancate. Anzi, quelle arrivate a Trigoria negli ultimi giorni di mercato, avrebbero fatto gola a chiunque, soprattutto ad un club che aveva appena mancato l’incasso da quasi 20 milioni di euro, che la Uefa avrebbe garantito.
L’Arsenal un giorno prima di prendere Mustafi dal Valencia per 41 milioni di euro, ne ha offerti alla Roma 39 per Manolas. Ma da Trigoria la proposta è stata respinta. Il greco era stato già tolto dal mercato, altrimenti sarebbe finito al Manchester United all’inizio di giugno per una cifra che avrebbe toccato i 40 milioni di euro.
Soldi peraltro che la Roma avrebbe dovuto spartire con l’Olympiakos perché se Manolas fosse stato venduto prima del 1 settembre 2016, il club del Pireo avrebbe incassato il 50% sulla futura rivendita che aveva mantenuto sul giocatore. E pensare una formula che avrebbe aggirato questa clausola avrebbe potuto creare problemi legali.
Per questo e per il fatto che la Roma avrebbe perso il difensore più importante in rosa, venderlo non sarebbe convenuto ai giallorossi che nelle prossime settimane si siederanno con il ragazzo a discutere il rinnovo del contratto, non semplice, considerando che dopo le offerte rifiutate dal club, Manolas partirà da una richiesta di 4 milioni di euro netti a stagione come ingaggio. Un accordo comunque verrà trovato, questo filtra da Trigoria.
Lo stesso verrà fatto con Nainggolan. Il retroscena clamoroso riguarda un’offerta dell’Inter all’inizio di agosto e un nuovo assalto del Chelsea dopo l’eliminazione dalla Champions League. I nerazzurri hanno contattato l’agente del giocatore Alessandro Beltrami, provando a capire la fattibilità dell’operazione. Avrebbero offerto alla Roma 45 milioni di euro, praticamente i soldi garantiti allo Sporting Lisbona per prendere Joao Mario.
La Roma però non ha nemmeno voluto iniziare a parlarne, ritenendo Nainggolan incedibile, soprattutto se considerato che i nerazzurri questo tentativo l’hanno fatto quando la Roma doveva ancora giocare l’importantissimo preliminare di Champions League. Dopo l’eliminazione invece il “no” secco è arrivato direttamente dal giocatore.
Al Chelsea che ci aveva riprovato. Attraverso Ramy Abbas, l’intermediario della trattativa che aveva portato la prima offerta a maggio, i “Blues” hanno fatto un nuovo tentativo. Nainggolan però anche in questo caso ha voluto fare una scelta di cuore. Andarsene da sconfitto non è nel suo stile. L’ha spiegato al suo procuratore e dunque, anche in questo caso, la trattativa è morta sul nascere. Un segno d’appartenenza che la Roma ha fortemente apprezzato. Saprà ripagare il giocatore con un corposo adeguamento dell’ingaggio.