Questa sconfitta sta sulle fasce? Verso il finale…
“Non penso che la partita si sia determinata solo nel finale, abbiamo avuto anche noi una grossa opportunità con Dzeko. Abbiamo fatto una grossa ingenuità sul gol preso, la linea era messa anche bene, i centrocampisti sono scappati all’indietro, loro avevano dei giocatori in fuorigioco ma c’è stato un inserimento a questo ha permesso loro di trovarsi in linea e far gol. Il discorso delle fasce è relativo, nel primo tempo abbiamo sofferto ugualmente la squadra ha espresso molto meno di quanto poteva esprimere. Ho dovuto levate Karsdorp perché era arrivato e non giocava da tanto tempo mentre anche Schick era un pochino stanco, abbiamo subito un po’ la loro freschezza ma avevamo avuto anche noi la palla per poter far gol. La differenza l’ha fatta l’episodio, che fa parte del calcio, lo prendi e lo metti da parte”.
La partita che aveva preparato era questa? “Il Milan me l’aspettavo così ma la mia squadra no. Il Milan sapevo come avrebbe affrontato la partita, io avevo cambiato qualcosa per dare certezza alla squadra ma non ho non ho avuto le risposte che avrei voluto specialmente nel primo tempo. Ci appiattivamo troppo e non accorciavamo sugli avversari. Avevamo 7 uomini in linea e questo non ci permetteva di salire o di essere maggiormente aggressivi in avanti. Quello che abbiamo provato per scelta mia non è venuto. Nei primi tempi manchiamo di determinazione, non so se è una questione fisica, la prima cosa che mi sto domandando con i miei collaboratori è che abbiamo delle partenza a rilento mentre nel secondo tempo cresciamo”.
Si discute molto sulla collocazione di Pastore. Vi siete parlati? “Cerco di mettere i calciatori per farli rendere al meglio. Sono convinto che lui nella crescita che deve avere nella continuità fisica può giocare in tanti ruoli, ha grandi qualità tecniche, di continuità di corsa, inserimento, e qualità tecniche che lo differenziano degli altri. Oggi non era brillantissimo, giocando in quel ruolo riesce ad esprimere di più le sue caratteristiche. Deve abbinare l’entrare senza palla e deve darmi quel qualcosa in più.Ma sono convinto che ci darà grandi soddisfazioni”.
Amarezza più per la prestazione o per il gol? “Alla fine per come era andata la partita ci poteva stare anche il pari, il Milan ha fatto più di noi dal punto di vista del gioco nel primo tempo. Siamo molto cresciuti nella ripresa anche a livello di possesso. Potevamo portare a casa anche un risultato migliore, si è determinata sulle ultime azioni che hanno portato vantaggio al Milan. Per la partita che ha fatto non hanno rubato niente. Potevamo anche vincere e ci poteva stare per come si era messa la partita”.
La Roma è una squadra nuova, c’erano più giocatori di Monchi di quello trovati all’inizio. È una squadra che deve crescere o inizia a preoccuparsi? “Deve assolutamente crescere, io giudizi affrettati non ne do, devo avere grande equilibrio. Ma ci dobbiamo svegliare il prima possibile perché non ci possiamo permetterci di partire sempre ad handicap e di avere un impatto diverso sulla gara. Siamo all’inizio e tutto è recuperabile. Per dare dimostrazione di crescita bisogna fare tutti qualcosa in più. I nuovi prima si adattano meglio è”.
Hai provato a cambiare sistema di gioco. Fazio e Manolas non si ritrovano… “La linea difensiva è rimasta quella, alle spalle c’è un lavoro importante. Hanno fatto anche delle ottime cose a 4 ma dobbiamo lavorare su alcuni meccanismi perché l’anno scorso siamo stati la seconda miglior difesa del campionato, questo fa capire che .non si smette mai di lavorare. Mandiamo troppe volte al tiro le squadre avversarie, l’anno scorso non ci accadeva. Devo essere bravo a ritrovare gli equilibri giusti. Avevo Karsdorp che faceva la prima da titolare e dovevo dargli compiti difensivi ma anche liberarlo un pochino. La scelta fatta non mi ha dato ragione ma l’ho fatta a fin di bene anche se non mi è riuscita. Peccato perché stavamo portando a casa un risultato positivo. Il Milan nel primo tempo ha fatto molto meglio di noi. Siamo stati molto ingenui”.
Dai certezze tattiche ma stasera la squadra non si è mai ritrovata. 26 tiri a 6. Poi sul nervosismo, Dzeko ha fatto un gesto…
Non ce l’aveva con me ma si stava lamentando con un compagno. Gli ho detto che non era quello il momento di stare a discutere. Può succedere qualche discussione ma dobbiamo pensare a giocare e alla partita. È successo anche in passato di dare una scossa e questa volta non mi è riuscito. L’intenzione era quella did are determinate certezze. Il risultato alla fine determina i giudizi che non possono che essere negativi. Ce li prendiamo, me li prendo e cerchiamo di rimediare con le partite successive.