La prima indicazione verso la prossima trasferta di Milano è arrivata al termine del match con l’Atalanta, direttamente dalla bocca di Di Francesco: «Questo secondo tempo qualcosa ha detto, ma non voglio dare vantaggi a Gattuso», sono state le parole del tecnico. A rimonta appena completata. Ma anche la prima parte della gara ha detto tanto, con una squadra mai così in sofferenza come contro gli uomini di Gasperini. Inevitabile prendere in considerazione il cambio di marcia che ha permesso di rimettere in piedi una partita nata sotto i migliori auspici grazie alla magia di tacco di Pastore, ma subito dopo incanalata su binari pericolosissimi.
Proprio la posizione dell’argentino è stata una di quelle che ha fatto la differenza. Largo a sinistra nel tridente d’attacco al fischio d’inizio, il Flaco è sembrato un po’ spaesato rispetto alle indicazioni ricevute dall’allenatore, che gli ha chiesto a più riprese di prendere campo sull’esterno. Mentre Javier tendeva ad accentrarsi. Poi, quando la Roma ha ricominciato ad attaccare, l’ex Psg è andato a prendersi la zona fra le linee, regalando di fatto ulteriore trazione anteriore a una squadra già sbilanciata dall’ingresso di Kluivert.
E proprio lo schieramento con tre punte più Pastore visto nel secondo tempo con l’Atalanta potrebbe essere riproposto a San Siro. Di Francesco ripete spesso che i numeri dei moduli lasciano il tempo che trovano, concetto ribadito anche dai giocatori. Ma il piano anti-Milan può dipanarsi anche attraverso l’avanzamento del fantasista argentino alle spalle di Dzeko, Ünder e uno fra El Shaarawy e Kluivert. Formazione che prevederebbe una diga in mezzo al campo formata da due mediani di rottura. Sicuro del posto De Rossi, fra i migliori anche in quella parte della gara di lunedì che sembrava annunciare il naufragio. Invece il Capitano ha tenuto a galla la nave, salvando almeno due gol certi e dimostrando di essere sempre al centro del gioco, anche quando il baricentro si è alzato.
Ballottaggio in mediana (…)