Fine del bluff e dei (normali) depistaggi: Monchi, al secolo Ramon Rodriguez Vardejo, è arrivato a Roma e soprattutto alla Roma. Si è legato al club giallorosso per i prossimi quattro/cinque anni. Anche questo nodo è stato sciolto, perché era in discussione solo la durata del contratto: il club alla fine ha scelto di affidargli un progetto a lungo termine, facendogli firmare un quadriennale più opzione del quinto anno. L’ex Siviglia si è presentato ieri a Fiumicino intorno alle 13,30, ricevuto dal dg Mauro Baldissoni. Aveva con sé una grande valigia, il che ha lasciato pensare che la sua non sarà proprio una toccata e fuga: non è arrivato solo per definire e firmare gli accordi e per essere presentato ufficialmente, ma per cominciare a lavorare per la costruzione della nuova Roma. Cosa che per altro sta anche facendo da qualche settimana (pensando all’allenatore, tanto per fare un esempio) da “clandestino”, ovvero da quando ha avuto modo di incontrare a Londra il presidente Jim Pallotta e il consulente/dirigente Franco Baldini, suo principale apri-pista per la nuova avventura in giallorosso.
CONTRATTO QUADRIENNALE – Il ds andaluso, dopo aver pranzato con i dirigenti Baldissoni e (l’ad) Umberto Gandini a Trigoria, è passato in albergo e poi si è messo subito in macchina con loro per raggiungere a Pescara la squadra, impegnata nel monday night. Tutto avvenuto rigorosamente in diretta Facebook, come fosse un top player. In Abruzzo è arrivato intorno alle 19, quando la squadra giallorossa stava per dirigersi verso lo stadio Adriatico. Il nuovo ds ha conosciuto i giocatori e tutto il resto del gruppo direttamente allo stadio, sempre scortato dal duo Gandini-Baldissoni. Monchi sarà presente sicuramente anche domenica prossima all’Olimpico, in occasione del derby contro la Lazio, in programma alle 12,30. L’arrivo di Monchi nella Capitale ha scatenato subito i siti spagnoli, che hanno riferito come uno dei suoi tecnici preferiti (oltre a Emery), papabili quindi per il dopo Spalletti, sia Marcelino Garcia Toral detto semplicemente Marcelino, che lo scorso anno non ha superato il casting all’Inter e che nel 2011/2012 è stato allenatore del suo Siviglia. Il presidente Pallotta ha fatto scrivere due righe di accoglienza per il nuovo di ds. «Monchi entra a far parte della nostra famiglia e non vedo l’ora di cominciare una lunga collaborazione di successo, in una nuova entusiasmante era per il Club. Non potrei essere più felice per l’arrivo di un dirigente, comunemente riconosciuto come una delle migliori menti nel mondo del calcio». Poi è toccato a Monchi rispondere alle domande, confezionate dai ragazzi dell’ufficio stampa. «Questo è un progetto esaltante, mi sento già amato», ha subito dichiarato l’andaluso. Aggiungendo poi. «Lavorare per la Roma mi dà grandi motivazioni e aiutare la Roma a ottenere successi molto importanti mi rende felice. C’è stato subito feeling con Pallotta, che mi ha trasmesso l’ambizione di realizzare un progetto importante. Abbiamo parlato la stessa lingua, quella di un club con grandi professionalità, con idee chiare e soprattutto con un obiettivo importante. Il lavoro e la dedizione sono le componenti che mi hanno aiutato ad arrivare alla Roma: darò il meglio di me per permettere alla squadra di essere il più in alto possibile. Non riposerò neanche un secondo per raggiungere gli obiettivi che tutti abbiamo in mente». Fosse la volta buona.