Alla fine il concetto è unanime: è andata bene, ma non benissimo. La pensa così Totti, il d.s. Monchi e anche Di Francesco. Perché a un certo punto il rischio di pescare Real Madrid o Bayern Monaco era elevato, anche se la speranza iniziale era di trovare il Basilea o magari il Porto, per la rivincita della scorsa stagione. Alla fine, invece, è arrivato lo Shakhtar, che la Roma in Europa ha già affrontato 4 volte, uscendo vittoriosa in un’occasione e soccombendo nelle altre tre. «Sono una squadra forte, che si è qualificata in un girone difficile – dice Di Francesco – Ma noi abbiamo lottato per guadagnarci questi ottavi, ce la metteremo tutta per continuare il nostro cammino».
L’ATTESA – Ne è convinto anche Francesco Totti, ieri presente a Nyon in rappresentanza del club: «Viste le squadre che erano rimaste, ci è andata bene – dice lui – Non vanno sottovalutati, sono forti tecnicamente e fisicamente. Ma il fatto che il loro campionato si fermi può essere un vantaggio. Per noi, però, l’obiettivo principale è il campionato. In Champions anche andando avanti troveremmo squadre più forti della Roma. Una cosa è certa, però, questa Roma metterebbe in difficoltà qualsiasi squadra». Per fortuna del d.s. Monchi, non il Siviglia. Almeno non ora. «Non volevo prenderlo, vediamo ora con lo Shakhtar – dice il d.s. – Poteva andar peggio, ma non è detto che sia andata bene. Nel girone abbiamo capito cosa valiamo, possiamo essere una delle grandi d’Europa. Di Francesco ha portato una mentalità importante. Il mercato? Vedremo se avremo bisogno di qualcosa. Per ora i migliori rinforzi saranno i recuperi di Schick, Emerson e Defrel».