Era stato restaurato da poche settimane, simbolo di un Francesco Totti giovane, venticinquenne e vincente, in procinto di festeggiare lo scudetto. E invece il murales del capitano della Roma al rione Monti, a cui sono legatissimi i tifosi e anche molti turisti, è stato di nuovo deturpato: coperto da macchie di vernice nera, si riconosce a malapena la sagoma di Totti. A rovinare l’opera anche alcune scritte antisemite nei muri adiacenti, che hanno replicato quelle già comparse nei mesi scorsi e altre volte negli ultimi 15 anni, da quando il murales è stato realizzato.
«Ho sporto denuncia contro ignoti – ha detto Nathalie Naim, consigliera del I Municipio – e spero che vengano presto installate delle telecamere di sorveglianza». L’auspicio è lo stesso di tanti tifosi della Roma, che ieri sui social network hanno chiesto più rispetto per l’opera «che raffigura uno dei simboli di Roma». Giovane, come d’altronde gli eroi sono raccontati, vincente, e romano: a poche settimane da quella che dovrebbe essere la fine della sua ultima stagione da calciatore i romanistisi sono stretti intorno all’omaggio per il loro capitano chiedendo, su Facebook e Twitter, anche l’intervento della sindaca Raggi.