Il palcoscenico è quello più giusto: Boston, cioè la «casa» del presidente James Pallotta. Il pubblico è «vip»: ci sono già il direttore generale Mauro Baldissoni, l’amministratore delegato Umberto Gandini ed è in arrivo, oggi, il direttore sportivo Monchi. La trama è un successo assicurato: il rinnovo fino al 2021 del contratto di Radja Nainggolan (un anno in più), che legherà il Ninja alla Roma fino al termine della carriera, con soddisfazione di tutti i tifosi giallorossi. La trattativa è stata lunga, anche se non ci sono mai stati momenti di attrito davvero pericolosi. Nainggolan ha sempre saputo della volontà di Spalletti e Sabatini di portarlo con loro all’Inter, ma la Roma è sempre stata la sua prima scelta. Il belga ha chiesto che venissero messe nero su bianco le promesse di adeguamento che gli erano state fatte in passato: guadagnerà 4 milioni netti di euro e avrà il secondo stipendio della rosa, dopo quello di Edin Dzeko.
Nainggolan è arrivato a Roma nel gennaio 2014, ha giocato 124 partite in serie A, segnato 24 gol (11 nell’ultima stagione, agli ordini di Spalletti) ed è diventato un idolo assoluto dei sostenitori giallorossi. Adeguamento e prolungamento del contratto del belga sono anche un segnale importante per gli altri calciatori in rosa: la Roma, come dice Monchi, non è un supermercato. Ha ceduto Salah, Paredes e Ruediger ma non smobilita. Anzi, rilancia. Monchi, con Pallotta, metterà a punto anche la strategia per provare a portare a Roma il vero obiettivo per l’attacco: Riyad Mahrez (26 anni; 6 gol in Premier League e 4 in Campions Laegue nella scorsa stagione. La distanza tra l’offerta della Roma (30 milioni comprensivi di bonus) e la richiesta del Leicester (almeno 40 milioni, che salgono a 50 in caso di cessione del franco-algerino a un altro club di Premier League) è notevole. La Roma conta sulla volontà del giocatore, che è stato convinto da Monchi della bontà del progetto, ma questo non basta. Ieri si è diffusa la voce di un interessamento del Barcellona, nel caso in cui Neymar dovesse passare al Paris SG, ma è difficile dire se sia una pista vera o il tentativo da parte del Leicester di alzare il prezzo.
Allo stesso modo, nella logica della partita di poker, è tornato a girare il nome di Samir Nasri per la Roma. Il francese (30 anni, di proprietà del Manchester City, 23 presenze e 2 gol durante il prestito al Siviglia nella scorsa stagione) è però più un centrocampista offensivo che un esterno d’attacco per il 4-3-3.