Dove è finito il giocatore insostuibile della scorsa stagione? L’irriducibile lottatore che era stato l’ultimo ad arrendersi nella partita contro il Porto all’Olimpico? Radja Nainggolan non è più lui. Irriconoscibile. Sbaglia i passaggi, non vince i dribbling, viene spesso ripreso da Spalletti durante le partite e a Torino è stato anche sostituito. Alla Roma in questo momento manca molto l’apporto del centrocampista belga, che aveva avuto una continuità di rendimento altissima da quando è arrivato alla Roma. Ha saltato pochissime partite, fino a diventare uno degli uomini di fiducia di Spalletti, che ha spinto durante l’estate per evitare la sua cessione.
INVOLUZIONE – Cerchiamo di capire cosa c’è dietro l’eclissi di Nainggolan, il suo imbarazzante stato di forma attuale. E’ come se fosse un altro giocatore rispetto alla passata stagione, quando dichiarò la sua fedeltà alla Roma. Ha avuto la possibilità di andare via, la società, dopo aver dato un mandato esclusivo a trattarlo con il Chelsea, ha preferito non privarsi di lui. Nainggolan ha avuto la possibilità di andare via anche dopo l’eliminazione dalla Champions, ma ha scelto di restare. Anche nella passata stagione aveva cominciato con molta fatica, ma poi aveva guidato il centrocampo giallorosso, trasformandosi in un prezioso trequartista secondo le idee di Spalletti. Ha stabilito il suo record di gol in campionato. Sei in trentacinque partite giocate.
NIENTE PREPARAZIONE – Quest’anno era partito benissimo. Fino ai preliminari di Champions e alla prima di campionato contro l’Udinese. Poi è cominciata la sua involuzione. Qualcuno lo ha definito addirittura una zavorra, lui che ha dato tutto per la Roma, che in certi periodi Spalletti avrebbe scelto la formazione partendo da Nianggolan e poi scegliendo gli altri dieci. Negli ultimi tempi Radja ha avuto a che fare con una serie di problemi fisici che hanno condizionato il suo rendimento. Nove giorni fa a Firenze aveva rimediato una forte contusione alla caviglia, ma era rimasto in campo. Quest’anno non ha fatto il ritiro e per la prima volta ha partecipato a una grande manifestazione come l’Europeo. Appena tornato ha sfruttato ancora la preparazione svolta con la sua Nazionale, poi è finito in riserva. Non è più lui e ora rischia il posto.
IL CONTRATTO – C’è anche l’aspetto psicologico dietro questo suo scadimento di forma. Inconsciamente c’è la delusione per i ripetuti rinvii per il rinnovo del contratto. Era stato promesso alla fine della scorsa stagione e sono stati fissati diversi appuntamenti, finora tutti saltati. Il primo era previsto prima della partenza per l’Europeo. Poi di ritorno dall’Europeo. Quindi un altro slittamento: prima dei preliminari. Poi dopo i preliminari. Infine durante la presenza del presidente a Roma. Anzi no, subito dopo la sua partenza. Ma Pallotta ha dato assicurazioni a Nainggolan durante la sua permanenza a Roma. Il suo procuratore Alessandro Beltrami attende un nuovo appuntamento. Con il suo assistito che ha dato ampia disponibilità a trovare un accordo, partendo dal fatto che se fosse andato via avrebbe guadagnato cinque milioni e mezzo e nella Roma ne guadagna meno di quattro. Nainggolan non ha perso la voglia di Roma. Il rinnovo del contratto prevede anche il prolungamento di un anno. Se la società non avesse necessità di cederlo sarebbe disposto a chiudere la carriera in giallorosso. Ma la sua quotazione di mercato è sempre alta ed è probabile che possa partire a fine stagione. Ma intanto vuole tornare in fretta il vero Nainggolan.