Radja Nainggolan ha un cuore giallorosso. Vuole restare alla Roma e lo ha già detto ai dirigenti, anche a costo di guadagnare meno che da altri parti. Il senso di appartenenza solo confermato dal video del colloquio con i tifosi probabilmente lo danneggerà a livello economico. E’ facile dire “odio la Juve”, ma è più difficile rinunciare ai soldi. Questo aspetto a Nainggolan interessa meno, al momento. L’appuntamento per il rinnovo non è ancora stato fissato, ma ieri il suo procuratore Alessandro Beltrami era a Trigoria. Radja è disposto ad aspettare anche fino al termine della stagione quell’adeguamento che gli era stato promesso al termine dello scorso campionato.
«RESTO» – Nainggolan è sempre più un beniamino dei tifosi e il video è solo una piccola conferma del suo attaccamento alla Roma. Lo ha dimostrato lo scorso anno, quando poteva andare via ed è rimasto, quando poteva andare al Chelsea e ha detto no. Era pronto un contratto da 5,5 milioni più i diritti di immagine. In questi giorni ha fatto la sua scelta: vuole restare ancora in giallorosso, per riuscire a vincere con questa maglia. Ha deciso di aspettare la società, di far slittare ancora quella promessa. Si sente legato a questo ambiente, come si sentiva legato a Cagliari prima di arrivare qui. In questi giorni gli sono arrivati tanti attestati di stima dai suoi vecchi tifosi per il riferimento fatto alle sfide con la Juve quando vestiva la maglia rossoblù. Il feeling con la Roma è cresciuto da quando è arrivato. Ha dimostrato fedeltà assoluta. Ha giocato anche in precarie condizioni fisiche, non si è mai tirato indietro. Contro il Chievo è sceso in campo con una piccola lesione muscolare di tre millimetri, Spalletti aveva bisogno di lui. E tra i due c’è un rapporto speciale, il tecnico vuole bene a Radja, con tutti i suoi eccessi, perché è uno che in campo si sacrifica, che lo ha aiutato anche nei momenti difficili, che ha ricoperto più ruoli, prendendosi anche responsabilità non sue. La fascia di capitano indossata a Crotone non è stata un caso. E’ uno dei veterani della squadra, dopo i tre romani tocca a lui e poi a Strootman. Nainggolan ha grande rispetto per Totti, con il quale si è trovato bene sin dall’inizio. Lo considera una bandiera, ma sa che il suo percorso è diverso. Le bandiere sono altre. Francesco, Del Piero, Riva, che lo ha fatto emozionare quando lo ha visto domenica sera sul campo per essere premiato. Radja non vuole fare l’eroe, considera la sua professione una grande passione. A Crotone alla fine della partita è rimasto per diversi minuti in campo a firmare autografi ai piccolissimi raccattapalle. Non ha detto no a nessuno. Radja è un bambino dentro una fascia di muscoli e con una tecnica da top player. Ha sempre fatto tardi la sera, ma in campo è stato sempre tra i migliori. A Piacenza e Cagliari prima, a Roma oggi.
VINCERE, MA NON DA SOLO – Ora che ha fatto la sua scelta per l’adeguamento del contratto non ha fretta. Si fida della promessa della società, è convinto che si troverà una soluzione, anche se non fosse quella di guadagnare i 5,5 milioni che era pronto a dargli il Chelsea. Ora quello che conta per lui è vincere con la Roma, se la squadra sarà in corsa per almeno uno dei tre obiettivi il discorso verrà rinviato a fine stagione. Ma a Radja sta bene così. I tifosi lo coccolano. Ieri a Trigoria hanno esposto un altro striscione, dopo quello dei giorni scorsi: «Radja, con un calcio di rigore hai fatto centro nel nostro cuore». Vuole restare per questa gente, per vincere con loro. Aspetta di conoscere il progetto sportivo, si augura che Spalletti resti. Ormai Nainggolan si è esposto, ma non può vincere da solo.