Un pensiero alla gara con l’Inter e uno al sorteggio degli ottavi di finale di Europa League, che alla Roma ha messo di fronte il Lione (andata in Francia il 9 marzo, ritorno all’Olimpico il 16, entrambe le gare si giocheranno alle 21.05) dell’ex Yanga Mbiwa e di Lacazette. Poteva andare peggio – evitato il Manchester United – ma pure decisamente meglio, anche se a questo punto della stagione a Trigoria c’è la consapevolezza che per arrivare fino in fondo, bisognerà affrontare le migliori. Ne è convinto Luciano Spalletti.«È un sorteggio difficile – le parole del tecnico – ma siamo felici di accettare questo confronto. Queste gare arrivano in un periodo in cui sono concentrate tante sfide di alto livello, per cui ci sarà da stare svegli».
Proprio a Lione è legato uno dei momenti più alti della prima Roma europea di Spalletti. Esattamente 10 anni fa, il 6 marzo del 2007, i giallorossi riuscirono in quella che all’epoca era considerata una vera impresa: espugnare lo «Stade de Gerland», che ora ha lasciato il posto al Parc Olympique inaugurato poco più di un anno fa, ed eliminare i campioni di Francia.
«Possiamo essere ottimisti – ha proseguito il tecnico – non solo per questo precedente, ma perché dobbiamo guardare con questo spirito ogni partita. Abbiamo una rosa forte e possiamo competere con chiunque: forse sarebbe stato meglio incontrare altre squadre, ma con i club inferiori cala anche il nostro rendimento, per cui va bene così. Chiederò consiglio a Grenier, lui li conosce bene».
Sulla stessa lunghezza d’onda Radja Nainggolan. «Avrei preferito – le parole del Ninja a Sky – una squadra più facile, ma prima o poi bisogna eliminarle tutte». Non sarà facile nemmeno domani sera a San Siro contro l’Inter, che la scorsa estate aveva provato a strapparlo ai giallorossi. «Ma io personalmente non ho parlato con nessuno, sono cose che riguardano la società. Sarà una gara complicata, tra due squadre forti: possiamo vincere. Pioli lo conosco bene, perché con lui ho fatto il mio primo campionato intero da titolare (a Piacenza, n.d.r.) e lo ringrazio per la crescita che ho avuto».
Il definitivo salto di qualità, però, lo ha compiuto con Spalletti, che invita a rinnovare. «Da quando è arrivato le cose sono migliorate per me e per la squadra. Spero si continui con lui».