Per Radja Nainggolan domenica contro l’Inter per la Roma sarà determinante bloccare l’attacco dei nerazzurri e in particolare Icardi.
Il centrocampista belga, che reputa il reparto avanzato della squadra di De Boer quello più pericoloso dei rivali, sottolinea come i giallorossi per vincere le partite debbano migliorare soprattutto la loro impenetrabilità difensiva.
“Per vincere bisogna evitare di subire gol e ultimamente noi ne abbiamo subito qualcuno di troppo. Cercheremo quindi di fermare le punte dell’Inter anche perché il loro attacco è il loro reparto più forte” ha detto Nainggolan in una intervista esclusiva rilasciata a Roma TV. “Icardi? Sta dimostrando negli ultimi anni di essere un attaccante di primo livello e adesso sta a noi fermarlo”.
Oltre a Icardi c’è un giocatore che toglieresti all’Inter? “Perisic”.
Domenica i nerazzurri arrivano reduci da una sconfitta per 3-1 contro lo Sparta Praga: sarà già una sfida molto pesante per il campionato? “L’Inter quest’anno sta facendo bene, per noi sarà una partita importante per il nostro cammino in campionato perché siamo un punto dietro i nerazzurri e mettere una squadra come loro sotto di noi in classifica sarebbe un ottimo segnale”.
Che impressione hai dell’Inter che sta assimilando il nuovo metodo di gioco di Frank de Boer? “Sicuramente ci vuole tempo, quando arrivano idee nuove bisogna avere dei tempi per poterle mettere in pratica al meglio. In questo momento stanno facendo bene, contro lo Sparta Praga hanno perso ma penso che i nerazzurri possano fare un buon campionato”.
Venendo alla Roma, ieri è arrivata una bella vittoria con l’Astra Giurgiu per mettersi alle spalle la sconfitta contro il Toro… “È stato un successo importante. A parte questa partita, siamo consapevoli dei nostri mezzi. Poi ci sono match che si sbagliano. Ieri però abbiamo risposto bene. Adesso alle porte c’è una partita importante per il campionato: cerchiamo di giocarla nel migliore dei modi e conquistare i tre punti”.
Ieri il terzo 4-0 della stagione all’Olimpico, fuori casa invece non è ancora arrivata una vittoria: come te lo spieghi? “Sicuramente giocare in casa ci dà una spinta in più, ma in trasferta abbiamo fatto un po’ fatica anche per colpa nostra. Se rivedo la partita di Cagliari in cui vincevamo 2-0 e ci siamo fatti riprendere… lì è stata soprattutto responsabilità nostra”.
Contro l’Astra sei entrano nella ripresa: quanto è importante avere compagni di squadra in grado di sostituirti e di farti rifiatare dopo le fatiche dell’Europeo? “Io mi sto sentendo sempre meglio, nonostante la preparazione fatta a metà e la precedente esperienza impegnativa dell’Europeo. Non cerco scuse, però. Penso di aver vissuto un bel momento fino alle gare con il Porto, poi dopo quel match sono calato un po’ e ora sto cercando di tornare in forma e quindi qualche volta fa anche bene riposarsi”.
Cambia qualcosa se davanti c’è un centravanti più fisico come Dzeko o invece un altro più tecnico come Perotti o Salah? “L’anno scorso abbiamo fatto bene anche con Perotti davanti, quest’anno Dzeko sta in gran forma, lo vedo bello fresco e si costruisce tante occasioni: è un attaccante forte e sta dimostrando di essere utile alla squadra”.
A centrocampo è tornato a giocare con continuità Kevin Strootman: quanto è importante per voi? “Si vede che lui stesso sta cercando di migliorare partita dopo partita. Non si accontenta mai e questa grinta ce la trasmette anche in campo. Sappiamo tutti che è un giocatore importante per noi. Sono soprattutto contento per lui che è tornato a giocare e sta alla grande: meglio per noi”.
La tua seconda figlia è nata a Roma: cosa rappresenta questa città per te e la tua famiglia? “Io mi sono trovato bene sin dall’inizio e ho deciso di rimanere qui, perché credo si possa far bene in questa città e in questa squadra. Son convinto che qui si può fare qualcosa di bello: a Roma vivo bene e ho tutto quello che mi serve per stare sereno e questi sono dettagli importanti”.
Hai instaurato fin dall’inizio un legame molto forte con i tifosi della Roma: vuoi lanciar loro un messaggio? “Io spero che si risolva il prima possibile questa storia delle barriere allo stadio perché si sente che manca una spinta in più”.