(MEDIASET) C’è stata una grande reazione… “Devo dire che la sconfitta pesante è stata col Milan per l’atteggiamento. Abbiamo lavorato dal punto di vista mentale, si parlava di una squadra che era giù. Stasera deve essere un punto di partenza, contro un grande Napoli. Ci siamo affrontati a viso aperto, abbiamo messo continuità, quella che non c’è stata nell’ultimo periodo”.
Dopo questa vittoria siete consapevoli? “Deve averla, ma già aver preso il secondo gol, per nostra negligenza. Abbiamo abbassato l’attenzione, dobbiamo toglierci questa cosa. Oggi abbiamo preso quattro gol, non sempre possiamo farne”.
Sei orgoglioso di essere l’allenatore… “Io sono sempre orgoglioso, anche nelle sconfitte. Serve orgoglio e passione per essere in questa squadra”.
Quando la Roma non ha nulla da perdere, come nel girone di Champions, fa meglio… “In tante altre gare abbiamo avuto atteggiamenti buoni, ma solo per una parte, non basta. Pensiamo più agli errori che a quello che dobbiamo fare. Quando ci fermiamo su un errore non ci aiutiamo. Vincono le squadre che sbagliano meno. Abbiamo fatto quattro gol al Napoli, e non è facile. Dobbiamo lavorare bene dal punto di vista mentale, oggi abbiamo dimostrato che abbiamo forza, mentalità, mi fa rabbia, ma sono felice, non posso dire altro”.
Quanto vale Under? “Non faccio valutazioni economiche. Ha lavorato con grande impegno e disponibilità. E’ importante quando si cerca una mentalità. Si è messo subito a servizio della squadra, ha una capacità impressionante di prepararsi la giocata”.
Dzeko? “Mi ha dato una grande risposta, l’ho stimolato tanto. Abbiamo parlato cinquanta minuti prima del Milan. Ha capito che doveva fare di più. Al di là dei gol, ha lavorato tanto quando il Napoli ci pressava, è la cosa che mi è piaciuta più di Edin”.
Oggi ha messo dei palloni importanti… “E’ bravo quando gioca tra le linee. E’ un nove quando gioca vicino alla porta, ma si districa bene e con facilità. Ho visto poche volte giocatori con leve così grandi come lui. Ibra è un po’ più cattivo, a lui manca a volte. Pensa più a quello che doveva fare che quello che farà. Oggi i ragazzi hanno pensato più alla palla dopo che a quella prima”.
(SKY) Ci sono giornate che restituiscono serenità, è la partita più importante da quando è qui? “Questa prestazione darci maggiore consapevolezza nei nostri mezzi, che sono importanti. Ci siamo un po’ smarriti, mentre oggi ho visto una gara di grande disponibilità. Abbiamo giocato con compattezza, abbiamo lavorato sotto l’aspetto mentale ma non ci dobbiamo accontentare. Il gol sul 4-1 mi dà fastidio”.
Serviva ricompattare l’ambiente… “Me ne sono presi tanti di demeriti, mi prendo questo merito. Cerco di dare un’impronta e un’identità alla squadra, oggi si è visto. Dovevamo dimostrare non solo a chiacchiere, le risposte che ho avuto sono affermative”.
Avete provato sempre a giocare il pallone… “Lo alleniamo a tutta la settimana, se avessi pensato qualcosa di differente avrei chiesto i lanci sugli esterni. Il Napoli ti porta ad abbassarti, non era facile venire a giocare qui. Abbiamo fatto meglio nel primo che nel secondo tempo, ma la voglia generale di andare a riprendere la palla è stata preparata bene, con atteggiamenti giusti, che fanno la differenza”.
Devi convincere un ambiente che la tattica non è geografia… “Tempo e spazio sono fondamentali nel calcio, abbiamo fatto 50 minuti di fase di sviluppo. La mia cultura nasce nel dare consapevolezza ai ragazzi, quando si sceglie un allenatore si deve sposare la sua idea, quando questa non piace si deve scegliere altro. Bisogna anche saper soffrire per vincere qui a Napoli”.
I problemi li avete all’Olimpico, in casa servono altri movimenti forse… “Condivido pienamente, è quello che dicevo sull’andare a cercare spazio con i tempi giusti. In casa ci capita di avere il possesso, la differenza è che continuiamo col troppo palleggio o con l’andare in ampiezza. Lo stiamo facendo e ci stiamo lavorando, per andare in verticale bisogna osare qualcosa, andare in orizzontale è più facile”.
Dzeko… “E’ un ragazzo di grande disponibilità, a volte si ferma ma noi stiamo lavorando. Gli stiamo dicendo di non fermarsi alla giocata precedente ma lui ha caratteristiche impressionanti, è madre natura. A volte non riesce a metterle in campo, ma quando lo fa è un giocatore di grandi mezzi”.
(RAI) Si diceva che la Roma mancava in concretezza, invece stasera è stata spietata… “Abbiamo fatto un gol dove tutti hanno toccato la palla. La concretezza fa parte delle grandi squadre. Noi a volte siamo mancati, ma noi abbiamo lavorato tanto sull’aspetto mentale, che conta più della forma fisica. In questo modo abbiamo trovato questa prestazione”.
Dzeko e Alisson? “Dzeko ha trovato la serata giusta. A volte si ferma, mentre oggi abbiamo avuto continuità. La parola “fratellanza” mi piace molto, e per essere squadra è fondamentale”.
Meno male che Dzeko non è partito a gennaio… “Io Edin l’ho sempre schierato. Anche quando mi chiedevano di far giocare Schick. Lui ogni tanto si perde, ma ha dei mezzi fantastici, e oggi lo ha dimostrato. Lui si è reso molto disponibile per 90 minuti”.
Mercato? “Non ci penso, devo costruire e pensare a passare il turno di Champions. Non guardo indietro, guardo avanti per fare sempre meglio”.
Decide sempre lei? Nessuna democrazia… “Assolutamente, decido io. Per far capire i concetti devo spiegare: parlo, ogni tanto urlo, ma non si devono confondere la poca educazione e l’arroganza. Ho sempre deciso tutto io”.
Oggi ha creato poco e segnato tanto, un’eccezione… “Abbiamo creato i presupposti, con il Napoli non è facile. Oggi abbiamo ritrovato concretezza, e questo parte dall’atteggiamento di squadra. Devo fare “mea culpa” per i mesi precedenti. perché ci manca qualcosa”.
Il gol di Under è stato il momento chiave? “Sì, concordo. Ai ragazzi ho detto di non perdere mai la personalità. Non ci siamo persi d’animo, abbiamo sempre giocato mettendo in difficoltà la difesa del Napoli che è diventata timorosa”.
Da Capello sono 13 gli allenatori cambiati. Secondo lei perché c’è sempre poca continuità? “Io mi sono sempre sentito appoggiato, e i calciatori oggi mi hanno risposto. Io sono pulito dentro e metto sempre la faccia. Venni qui anche dopo un 7-0 con il Sassuolo. Poi i risultati possono arrivare o meno, ma io sento la fiducia, e se non ci fosse me la andrei a riprendere”
Nainggolan come l’ha visto, è in ripresa… “Ha fatto meno rispetto alle sue potenzialità. Oggi era in dubbio perché aveva perso un dente. Si diceva che fosse fisicamente a terra, ma questo dimostra che la mentalità fa più della condizione fisica. Il resto sono chiacchiere”.
(ROMA TV) Sarà contento pure Allegri, hai fatto un favore alla Juventus… “Noi siamo contenti per la Roma, che è la cosa più importante. Abbiamo ritrovato carattere e tanti aspetti mentali che ci sono mancati, mi auguro sia un punto di partenza”.
Quanto vale questa vittoria contro il Napoli? “Nel finale non ero contentissimo per il gol preso, ma la squadra ha messo in campo quello che abbiamo provato in settimana. Abbiamo lavorato sullo sviluppo del gioco e i ragazzi hanno forzato rischiando qualcosina, il mio pensiero di calcio era difficile da mettere in pratica oggi ma i ragazzi hanno dimostrato grande carattere e personalità nel riportare in campo le cose richieste”.
C’è qualche rimpianto? “Sì, ma godiamoci la serata, altrimenti parliamo solo delle cose passate. A Roma spesso si guarda troppo indietro, e capita che i ragazzi fanno questo, capita che pensino a quello che è stato e non a quello che succederà. Questa squadra deve imparare che può sempre accadere qualcosa, e noi abbiamo ancora tanta strada da fare”.
Hai toccato qualcosa di particolare nel colloquio che hai avuto con la squadra? “Ne ho fatti sempre tanti colloqui, in questa settimana forse c’è stato quello più determinante, in cui ho ribadito che da loro mi aspetto tanto di più, che hanno le qualità per fare bene insieme. Ci perdiamo con troppa facilità al primo errore, oggi abbiamo reagito alla grandissima al gol loro. Vorrei sempre vedere questa squadra, che nelle difficoltà gioca insieme. Mi auguro che sia la vittoria della consapevolezza ma che non ci faccia perdere il desiderio di lavorare e di migliorare, dobbiamo ancora farlo in tanti aspetti”.
Perché ci sono stati questi cali in passato? “Non lo so, non dico che sia una costante della Roma ma è successo anche in passato. Dobbiamo migliorare questo aspetto, da quando sono arrivato a Roma dico ai ragazzi che serve capacità di mantenere attenzione. Ho chiesto a loro disponibilità nei sacrifici, ma non oggi. Attraverso questo si raggiungono determinati risultati”.