Antonio Di Natale, ex attaccante dell’Udinese, per il suo quarantesimo compleanno ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano La Gazzetta dello Sport. L’ex bianconero ha parlato di Francesco Totti e del campionato. Queste le sue parole:
A maggio 2016 ha detto basta. E non si è pentito. “Non avevo più voglia, si era spento il motore, ho capito che era arrivato il momento. Ho fatto più di 20 anni e ora non sento la smania di giocare. Magari a una partita benefica di alto livello vado. Io e Francesco Totti abbiamo fatto la storia, lui forse aveva ancora voglia e ha proseguito nel percorso da dirigente. Ma il calcio è una ruota che gira dove conti quando servi, poi tutto finisce. Guardi Toni, è rimasto un altro anno a Verona, poi addio”.
C’è qualcuno che può arrivare ad essere un Totti, un Di Natale, un Del Piero, un Baggio? “Insigne. E’ bravissimo. Fa le giocate da top player e si è messo a segnare. Gli dissi un giorno a Udine che doveva segnare di più, lo fa”.
Scudetto? “La Juve è favorita. Ancora. Ma il Napoli ha ridotto il gap, non spreca più e Sarri è bravo. Mi avesse allenato lui avrei fatto sempre 20 gol. Mi sembra di rivedere la qualità che diede Guidolin, palla a terra e gioco di prima”.