Chissà se, col nuovo Ponte dei Congressi che adesso riprende quota dopo la decisione del governo Conte, cambierà la mobilità nel quadrante di Tor di Valle. Chissà, ancora di più, se in quel quadrante arriverà lo stadio della Roma, attorno al quale, secondo la procura, c’era un giro di corruzione e affari poco chiari. Sull’impianto, caro ai tifosi giallorossi e “adottato” anche dalla giunta M5S restano dense nubi ma intanto la giunta Raggi, almeno formalmente, continua a valutarne la fattibilità anche in presenza dell’inchiesta della magistratura che ha coinvolto alcuni dei protagonisti. Per questo ha affidato uno studio al Politecnico di Torino affinché accerti il lavoro fin qui svolto, specie sul fronte della mobilità, uno dei punti più critici.Ad ammetterlo anche due dipendenti di Eurnova, la società del costruttore Luca Parnasi, che durante un’intercettazione affermavano: «Levando il ponte sul Tevere quello che si viene a creare…», diceva uno. «Questo tienitelo per te», la replica dell’altro. Ora sarà il Politecnico di Torino (da dove la sua collega Chiara Appendino ha pescato per la sua giunta) a dare un suo parere sulla questione mobilità con uno studio che si affiancherà alla due diligence sugli atti dello Stadio avviata dal Campidoglio.
In attesa di capire come procederà la storia dell’impianto, Raggi prova a dare una scossa sul fronte delle opere pubbliche. Lo fa grazie a 125 milioni di euro che arrivano dagli “spazi di finanza” che il governo ha concesso al Campidoglio. «Solo grazie al governo amico i 5 Stelle recuperano 125 milioni che sono parte di quei 206 che la giunta non è riuscita a spendere nel 2017», attacca il Pd. Intanto, però, i soldi ci sono e, secondo Virginia Raggi porteranno «più lavoro, maggiori opportunità per le aziende e il completamento di opere ferme da anni». Si parte con i progetti già pronti, a partire dalla rivoluzione tra via La Spezia e via Taranto, a San Giovanni, attorno alla nuova fermata della metro. Insieme partirà la nuova isola ambientale del Quadraro. Per tutti i cantieri bisogna approntare i bandi di gara. «Entro i prossimi 5 mesi partiranno i lavori» , sottolinea ottimisticamente la sindaca. Che ieri, tra l’altro, ha esultato per il rating che l’agenzia Moody’s ha assegnato alla Città metropolitana: Baa3, appena inferiore rispetto a quello dell’Italia. «Dal rating si evince un miglioramento della situazione finanziaria», commenta la prima cittadina.
Intanto, l’Aula Giulio Cesare è stata teatro ieri dell’ultima maratona per l’approvazione dell’assestamento. Con una coda polemica sulla vicenda della Multiservizi. La delibera con gli indirizzi per la nuova gara a “ doppio oggetto” per la costituzione di una nuova società mista è stata inserita nell’ordine dei lavori. Nonostante il parere negativo dell’Oref alla delibera e per paura di un appunto dell’Anac, alla fine la maggioranza ha detto no all’emendamento delle opposizioni che voleva inserire una clausola di salvaguardia per i lavoratori. «Vergogna, buffoni, ci avete tradito», le urla che si sono sollevate tra il pubblico presente in Aula.