Oggi la Roma presenterà Nzonzi. TuttoASRoma.it seguirà l’evento dal vivo.
MONCHI: “Buongiorno a tutti. Siamo qui per presentare un campione del mondo e anche un gran giocatore. Sono contento di averlo portato qui. Credo che abbiamo un centrocampo forte e per questo sono contento”.
MONCHI: E’soddisfatto del mercato che ha condotto? “Il mercato finisce domani. Per il mercato in entrata manca un giorno e anche per quello in uscita. Possiamo fare una valutazione. Sono contento di quello che si è fatto ma sono convinto che sempre si può fare meglio. Ma quello che abbiamo fatto, prendendo la maggior parte dei giocatori subito, credo che sia buono. Dopo ciò abbiamo fatto quello che avevamo pensato, continuare a guardarci intorno per vedere opportunità di mercato. Quando uno fa quello che ha nella testa deve essere contento e io lo sono”.NZONZI: Quali sono le tue caratteristiche e cosa puoi dare alla squadra? “Sono un centrocampista centrale. Il mio compito è di recuperare palloni e di far giocare la squadra. è difficile dire che tipo ti centrocampista io sia. L’obiettivo è dare il massimo”.
MONCHI: Cos’è che l’ha spinta a scegliere NZonzi di nuovo? “Ho fiducia in lui, penso sia un giocatore forte. Lo conosco bene e so dove può arrivare. Insieme a quello che abbiamo in squadra diventerà forse anche più forte. Giocare e allenarsi insieme a De Rossi, compagno di Cristante e Pastore, può farlo diventare più forte. Dopo la prima parte del mercato abbiamo cercato di migliorare una squadra già forte e penso che lui dia un qualcosa in più”.NZONZI: Fra quanto pensi di essere al top? “Spero il più rapidamente possibile. Le vacanze sono terminate e ora sono felice di essere qui. Ho lavorato per essere al top fisicamente ma spero veramente presto, perché voglio aiutare la squadra”.
NZONZI: E’ più difficile la concorrenza con De Rossi o con Kanté? “Sono tutti e due grandi giocatori. Non si possono paragonare, sono diversi. Sono in concorrenza con loro ma penso di poterci coesistere. Per esempio contro la Danimarca ho giocato insieme a Kantè. Nella mia carriera ho ricoperto tutti i ruoli del centrocampo, posso giocare anche con il doppio mediano”.MONCHI: Zaniolo e Coric potrebbero partire in prestito?
Veramente siamo rimasti sorpresi dal livello di entrambi. C’è sempre il dubbio quando un giocatore arriva qui ma con Ante e Nicolò siamo rimasti abbastanza contenti e soddisfatti. Siamo tanti in questo reparto e dobbiamo pensare, soprattutto per Nicolò, alla possibilità di trovare una squadra in Serie A. Il livello comunque ci ha sorpreso e pensiamo che forse è pronto per giocare in Serie A e potrebbe avanzare più velocemente di quanto avevamo previsto.
MONCHI: Tra gli esterni d’attacco uno solo è mancino, avete cercato qualcuno?
Penso che il posto di esterno alto a destra sia quello dove abbiamo più giocatori che ci possono stare. Schick, Florenzi, Kluivert, Under, Perotti… Penso che sia così.
NZONZI: La vittoria del Mondiale ti ha spinto a cambiare aria da Siviglia? “Ho trascorso tre anni bellissimi a Siviglia ma ho cambiato che era il momento di cambiare aria. In questo club posso crescere come calciatore e come persona”.
NZONZI: Questa Roma dove può arrivare? “La Roma ha fatto una grande stagione lo scorso ma l’obiettivo è di migliorarsi. Dobbiamo vincere e la mia speranza è di riuscire a raggiugere qualcosa di importante. Facile a dirsi ma più difficile a farsi”.MONCHI: C’è stato un cambiamento nelle strategie di mercato? “No. Ci sono giovani e meno giovani. Lavoro sempre con la stessa formula. Non possiamo basarci solo sui giovani perché serve tempo e la Roma di tempo non ne ha. I giocatori giovani sono importanti per la società ma anche quelli già fatti perché abbiamo bisogno di risultati subito. L’anno scorso abbiamo preso giovani e qualcuno come Kolarov e Moreno. L’investimento è importante perché il giocatore è forte, costano tanto. Lui è costato 26. Quando uno vuole un giocatore forte deve spendere soldi”.
NZONZI: Si scrive con l’apostrofo? Ha parlato con Di Francesco? “Il mio nome è senza apostrofo. Sul piano tattico sono a disposizione dell’allenatore. Il compito e dovere dei giocatori è adattarsi a seconda delle necessità. Quello che conta è la disposizione tattica. Deve esserci una buona comunicazione tra di noi e dobbiamo raggiungere un buon livello di organizzazione”.MONCHI: Gonalons può partire? “E’ un giocatore della Roma e di lui posso solo parlare bene. è vero che con l’arrivo di Steven c’è più concorrenza e dobbiamo parlare anche con lui. Non dobbiamo però prendere una decisione domani o dopodomani perché il mercato in uscita non chiude”.
Sei più un mediano o più un incursore? Come ti vedi nel centrocampo?
Come ho già detto io sono pronto e a disposizione per adattarmi. Davanti alla difesa è un ruolo che mi piace ma ho giocato anche in posizioni più avanzate. Mi piace ricoprire tutti i ruoli del centrocampo ma dipenderà anche dalle caratteristiche degli altri compagni di reparto. Per definire il calciatore che sono può parlare meglio di me chi mi ha visto giocare.
MONCHI: Lei disse che avrebbe preso qualcuno più forte di Malcom, cosa è successo? “Non ti sembra più forte di Malcom un campione del mondo? Non ho detto stesso ruolo, ho detto più forte e Steven è meglio di Malcom. Ho iniziato a lavorare per migliorare la squadra senza un ruolo definito. Malcom era una possibilità perché è un giocatore forte ed era buona economicamente. Questa operazione di Steven che 10 giorni fa era impossibile, per la sua voglia di venire qui e per lo sforzo che ha fatto la società, abbiamo avuto la possibilità di prenderlo. Malcom anche è forte ma Steven pure”.
NZONZI: Quale qualità di Monchi di Siviglia speri di ritrovare a Roma?
“Monchi è una persona che mi ha aiutato molto quando sono arrivato a Siviglia. Monchi è un professionista che sa vincere e che ha già vinto. Per vincere c’è bisogno di tanti ingredienti che è difficile dire che cosa succederà. Dobbiamo lavorare duro sul piano personale e collettivo”.
MONCHI: La Roma è la terza squadra che ha speso di più, che segnale deve essere? “Bravo cosi si capisce che abbiamo anche comprato qualcuno. Stiamo continuando a costruire una squadra più forte possibile. è vero che abbiamo preso dei soldi e non abbiamo solo speso. A volte sembra che la Roma sia una squadra che vende solo giocatori. Abbiamo l’ambizione di costruire un piano per andare avanti e portare più in alto possibile la società. Posso dire la verità. Questo è il secondo mercato. Il primo un po’ cosi cosi perché ero appena arrivato ma posso dire che non ho mai avuto un No dalla società. A volte mio bastato un minuto per convincere Pallotta, a volte un’ora, a volte un giorno, ma mi hanno sempre detto si e questo per un direttore sportivo è importante. Sono stati venduti Alisson, Radja, Skorupski, Defrel, Gerson ma abbiamo preso tanti giocatori. Il campo dirà se abbiamo sbagliato o no ma la società è pronta sempre ad investire”.