Se ci fosse stato ancora bisogno di una conferma della volontà di N’Zonzi, la giornata di ieri ne ha fornito un’altra. Direttamente dalla bocca del direttore sportivo del Siviglia, Joaquin Caparros, che interpellato da Il Romanista ha sentenziato: «Il giocatore vuole partire». Senza ulteriori “se” e “ma”.
«La situazione è sempre la stessa – ha specificato il successore di Monchi alla guida del mercato andaluso – non abbiamo sentito la Roma e non ci sono offerte al momento. Il giocatore ci ha chiesto la cessione, ma lui ha con noi ancora due anni di contratto e una clausola. Se dovesse arrivare un’offerta adeguata, la valuteremmo serenamente». Che tradotto vuol dire: chi lo vuole deve sborsare i 35 milioni (più 5 al padre-procuratore) previsti dalla clausola rescissoria. O quantomeno una cifra molto vicina a quella prevista per liberare senza ulteriori trattative N’Zonzi. Che però vuole cambiare aria, dopo aver assaporato il sapore del successo con la propria nazionale. E guadagnare molto di più degli attuali due milioni di ingaggio percepiti in Spagna. Verosimilmente uno stipendio intorno al doppio di quello attuale.
Ma di conferme in questo senso non c’era grande necessità. Il desiderio del centrocampista di volare verso differenti lidi è ormai palese da tempo. Così come la volontà della Roma di assicurarsi le prestazioni di questo gigante di origine congolese che appena un mese fa si è laureato campione del mondo in Russia. È lui il tassello mancante di una rosa già ricca di talento, che il ds Monchi ha messo a disposizione del tecnico Di Francesco giocando in gran parte d’anticipo e portando a casa la maggior parte degli acquisti nella primissima fase della sessione estiva. (…)
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