«N’Zonzi? Tutti sanno che mi piace, l’ho portato io a Siviglia, ma credo non sia un obiettivo reale per noi in questo momento» . Così Monchi rispondeva il 19 luglio scorso a chi gli chiedeva di un possibile interessamento al centrocampista fresco campione del Mondo con la Francia. Una semi- ammissione, seppur in quel momento frenata dall’assalto a Malcom, opportunità di mercato che si era presentata ed è poi diventata una questione da risolvere forse in tribunale. Ma un centrale di centrocampo Di Francesco lo ha chiesto da tempo, convinto che Gonalons e De Rossi – per motivi diversi – non gli possano dare garanzie continuative d’equilibrio nel cuore della squadra. N’Zonzi, a fari spenti, è un obiettivo dei giallorossi da qualche settimana. E nei prossimi giorni dovrebbe diventare un giocatore della Roma.
Affare che dovrebbe chiudersi a circa 30 milioni ( bonus compresi), con Pallotta che vorrebbe annunciarlo a Boston, dove il giocatore già si trova, ufficialmente in vacanza. Il quasi trentenne, regista dai piedi buoni, gran fisico, ama verticalizzare il gioco, caratteristica richiesta da Di Francesco, che sta lavorando molto sulla fase d’ambientamento di Pastore. Monchi sta cercando di piazzare Gonalons in Premier, al Crystal Palace oppure all’Everton, prima di chiudere definitivamente l’acquisto di N’Zonzi. E di portare a Trigoria anche un esterno alto destro di piede mancino. Bailey è il sogno, ma il Bayer Leverkusen sembra giocare al rialzo. Pallotta è comunque intenzionato a fare uno sforzo economico per accontentare il tecnico.
Nel frattempo, dagli Stati Uniti – dove la Roma mercoledì affronterà nel secondo test dell’International Champions Cup quel Barcellona che le ha appena scippato Malcom – è Schick a chiedere spazio. «Dopo un anno difficile, adesso sono tornato più cattivo – spiega a RomaTv l’attaccante, capocannoniere con 5 gol nelle prime tre amichevoli dell’estate giallorossa – sto bene mentalmente, sono preparato, questa è la vera differenza rispetto a un anno fa». La concorrenza rischia di essere spietata la prossima stagione in attacco e Di Francesco ha finora provato il ragazzo come alternativa a Dzeko. «Sono carico, voglio segnare anche durante le partitelle d’allenamento, è importante fare sempre gol. Ho capito il calcio di Di Francesco e non ci sono problemi» . Toccherà adesso a Schick convincere il mister abruzzese a regalargli un’alternanza importante col collega bosniaco, oppure a modificare qualcosa dell’assetto offensivo per schierarlo seconda punta.