Spalletti lo avrebbe volentieri portato con sé a Milano e glielo ha fatto capire, direttamente e indirettamente, un anno fa, quando il rinnovo con la Roma era in fase di stallo e il rapporto di Florenzi con la tifoseria ai minimi termini. Oggi la situazione è cambiata: domani si abbracceranno e saluteranno con piacere, poi ognuno per la propria strada. Entrambi sperano che porti in Champions. Spalletti, in questa stagione, c’è stato praticamente sempre, Florenzi e la Roma mai.
Ci provano adesso e la presenza del vice capitano, che in assenza di De Rossi avrà la fascia al braccio, può essere determinante per la stagione. Una stagione che tutti, a Trigoria, vorrebbero concludere al quarto posto, anche se battendo l’Inter domani anche il terzo non sarebbe poi così distante. Per Florenzi, in ogni caso, si aprono settimane di pensieri e ragionamenti. Se De Rossi dovesse smettere diventerebbe il capitano della squadra e sarebbe complicato mantenere il profilo basso che ha scelto in questi ultimi mesi.
Sui social pubblica pochi contenuti, e tutti selezionati, le interviste sono rare, le apparizioni pubbliche anche. Ha scelto di far parlare il campo: è lì che vuole riconquistare una parte della curva ancora critica nei suoi confronti. Persino nell’ultima partita giocata all’Olimpico si è sentito qualche fischio, ma ormai Florenzi, pur standoci male, passa oltre. E l’esultanza con cui ha chiuso la sfida contro l’Udinese la dice lunga sul suo stato d’animo.
FONTE: La Gazzetta dello Sport